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venerdì 5 giugno 2020

PROVOCAZIONI MILITARI

Sergei Rudskoy
Ricordiamo che Russia e America sono entrambe potenze nucleari. Ricordiamo che le loro politiche militari provocano morti e tragedie in eguale misura. Ricordiamo che la spesa militare delle due superpotenze distrugge ricchezza ed affama i popoli in eguale misura. Ricordiamo che i loro apparati militari ci fanno orrore in eguale misura. Questo perché non ci siano dubbi (“Odissea”).

3 giugno 2020. 
Putin mette sull’avviso la NATO: La Russia lancerà rappresaglia atomica contro qualsiasi attacco contro il proprio territorio e quello dei suoi alleati.

Di fronte all’intensificarsi delle attività militari della NATO vicino alle frontiere russe, che hanno toccato il livello più alto in questi giorni, come ha dichiarato il generale Sergei Rudskoy, capo di stato maggiore dell’Esercito Russo, la Russia sarà costretta a prendere delle contromisure.
“Nonostante la pandemia del coronavirus, la NATO ha intensificato le sue esercitazioni in vista di uno scontro con la Russia. Non è per caso che l’Alleanza Atlantica ha modernizzato la stazione radar in Norvegia per fortificare la capacità di vigilanza sulla Russia”, ha aggiunto il generale.
Rudskoy il quale ha criticato con l’occasione la presenza militare degli USA nel Mediterraneo orientale, qualificandola come contraria agli accordi bilaterali sulla Siria. Nonostante le avvertenze russe, gli Stati Uniti e i loro alleati continuano le operazioni di riconoscimento vicino le frontiere russe del Mar Nero, di Kaliningrad e delle basi russe in Siria.
L’agenzia Sputnik ha informato di recente che negli ultimi mesi si è osservato il volo di aerei di riconoscimento USA, RC-135V / W Rivet Joint, nelle vicinanze delle frontiere occidentali della Federazione Russa, nella regione del mar Baltico.
In Ministero della Difesa russo ha richiesto a Washington di mettere fine alle operazioni di riconoscimento e di spionaggio nelle vicinanze delle frontiere russe.

Putin lancia un avvertimento alla NATO

Nell’illustrare i Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare, il presidente Putin ha avvisato che la Russia considera come “minacce alla propria sicurezza” le seguenti attività: “(… ) l’accumulo di forze dei potenziali avversari nei territori adiacenti alla Federazione Russa e nelle aree marittime adiacenti delle forze generali, che includono veicoli per il trasporto di materiale nucleare; dispiegamento di truppe e mezzi da parte di Stati che considerano la Federazione Russa un potenziale avversario, sistemi e mezzi di difesa antimissile, missili da crociera e balistici a medio e corto raggio, armi non nucleari e ipersoniche di alta precisione, veicoli aerei senza equipaggio e armi ad energia diretta”.
In caso di aggressione contro la Federazione Russa e i suoi alleati, Putin ha dichiarato che “l’esercito russo è capace e pronto con l’aiuto di armi nucleari “garantite per causare danni inaccettabili a un potenziale nemico in qualsiasi situazione”.
Putin ha proseguito aggiungendo che “la Russia si riserva il diritto di usare armi nucleari in risposta all’uso di armi nucleari ed all’uso di altre armi di distruzione di massa contro di essa e i suoi alleati, nonché nel caso di aggressione contro la Federazione Russa usando armi convenzionali, quando l’esistenza stessa dello stato è minacciata”.
Si suppone che l’aggressione sia frenata “dalla totalità del potere militare della Federazione Russa, comprese le armi nucleari”, si legge nel documento emesso dalla Federazione Russa e apertamente enunciato dal presidente Putin.

Nota: 
Tale documento non mancherà di analisi e di critiche da parte degli esperti occidentali, in particolare là dove si afferma che “la Russia si riserva l’utilizzo di armi nucleari anche in caso di attacco mediante uso di armi convenzionali da parte di qualsiasi nemico (che sia la NATO, gli USA o l’Ucraina o altri stati satelliti degli USA) e questo viene esteso ai propri alleati. Ricordiamo che nel conflitto in Siria gli alleati della Russia sono la Siria, l’Iran ed Hezbollah. Nel conflitto in Ucraina gli alleati della Russia sono le Repubbliche del Donbass. L’avvertimento di Putin deve avere eco nelle sedi della NATO di Bruxelles, di Washington, di Kiev e di Tel Aviv, dove si conduce il gioco delle provocazioni continue contro Mosca.
Fonti: Tass.ru Hispan Tv
[Traduzione e nota: Luciano Lago]