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venerdì 5 giugno 2020

CRISI E MISURE DRASTICHE

Paolo Maddalena

Paolo Maddalena all’ANCI: sospendere
il pareggio di bilancio per salvare i diritti

All’indomani dell’incontro tra l’ANCI e il Presidente del Consiglio Conte, la Consulta di Audit sulle risorse e sul debito della città di Napoli* rende pubblica la lettera che il Vice Presidente Emerito della Corte costituzionale Paolo Maddalena ha indirizzato - in qualità di Presidente della Consulta stessa - al Presidente dell’ANCI Antonio Decaro. La richiesta accorata rivolta ad Antonio Decaro è quella di promuovere e coordinare un’azione volta a ottenere la cancellazione della quota di debito illegittimo dei Comuni e la sospensione immediata dei vincoli finanziari imposti dal Governo centrale agli enti locali, che a oggi gli impediscono di investire le risorse necessarie per fronteggiare la crisi.
Sin dalla fase 1 il Governo ha sospeso i mutui privati. La stessa Unione Europea ha sospeso nei confronti degli Stati i vincoli posti dal Patto di stabilità e crescita.
È paradossale che il Governo abbia dimenticato di fare lo stesso per gli enti locali, che sono in primissima linea nella risposta ai bisogni. Guardando alle funzioni e alla collocazione costituzionale dei Comuni, non dovrebbero esserci ostacoli, né giuridici, né logici, affinché dette sospensioni riguardino anche e soprattutto i Comuni. Tanto più che lo Stato ha il dovere costituzionale di sostenere gli enti locali, soprattutto i “territori con minore capacità fiscale per abitante”, con la finalità di promuovere lo “sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali” (art. 119 Cost.). Si tratta dunque di un atto obbligato di solidarietà territoriale, che il Governo ancora oggi esita ad adottare.

Oggi - afferma il Presidente Maddalena - c’è bisogno di grande coraggio ad amministrare un Ente locale. Per questo bisogna richiedere con forza e con lo stesso coraggio:
a) la sospensione del Patto di stabilità interno e del pareggio di bilancio per i Comuni, analogamente a quanto fatto dall’UE per gli Stati;
b) l’attuazione dell’art. 39 del DL 162/2019, con l’accollo allo Stato dei mutui in essere con Cassa Depositi e Prestiti (CDP), al fine di ridurne drasticamente i tassi di interesse (ben diversa dalla rinegoziazione offerta oggi da CDP, che si limita a distribuire il debito su un tempo più lungo, senza abbassare sostanzialmente i tassi);
c) la rivendicazione per il biennio 2020-2021 di mutui a tasso zero per gli investimenti dei Comuni;
d) l’annullamento di tutti i debiti dovuti a derivati, su cui recentemente anche la Cassazione a Sezioni Unite ha sollevato un campanello d’allarme (sentenza 8770/2020).

La Consulta di Audit ribadisce perciò la necessità che l’ANCI vada fino in fondo nella richiesta di flessibilità dei vincoli finanziari che ha già rivolta al Presidente Conte. È fondamentale ottenere anche la cancellazione del debito illegittimo e l’abbassamento dei tassi sui mutui di CDP, oggi nettamente al di sopra di ogni misura di mercato. La Consulta si rivolge a Decaro anche come membro che integra il Consiglio di Amministrazione di CDP in tema di risparmio postale, con il compito istituzionale di presidiare in quanto Sindaco l’osservanza della funzione di servizio pubblico di CDP, prevista dal D.M. Economia 6.10.2004, art. 10. Con una presa di posizione forte, chiara e trasparente, potrebbe spingere la Cassa a non porre il proprio utile in conflitto con i bisogni reali degli abitanti degli enti locali.
La posta in gioco è data da precisi imperativi politici, sociali e costituzionali, che impongono l’assoluta priorità dei bisogni e dei diritti sociali. Il mancato accoglimento delle proposte fatte comporta una drastica riduzione dei servizi sociali con un incremento del disagio sociale, già messo a dura prova dal virus e dalle sue conseguenze economiche.

Nota
* L’organo consultivo popolare che a Napoli ha ispirato la delibera di Giunta del 24 aprile 2020 n. 117 sulla cancellazione dei debiti illegittimi, non contratti nell’interesse generale dei cittadini e delle cittadine.