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giovedì 2 luglio 2020

DIGIUNO DI SOLIDARIETÀ


Il 3 luglio riprende l'iniziativa mensile della giornata di "Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti" promossa da padre Alex Zanotelli e da tante altre persone di volontà buona. L'iniziativa prevede il digiuno per l'intera giornata e - per chi vuole e può - una presenza dalle ore 15 alle 18,30 in piazza Montecitorio a Roma. Personalmente non potrò essere a Roma, ma mi unirò comunque ancora una volta al digiuno. Per testimoniare non-violentemente l'inaccettabilità della violenza razzista che da anni ed anni sta provocando una immane strage degli innocenti nel Mediterraneo;
Per testimoniare non-violentemente l'inaccettabilità della violenza razzista che da anni ed anni ha imposto in Italia un regime di schiavitù e di apartheid per milioni di innocenti;
Per testimoniare non-violentemente l'inaccettabilità della violenza razzista dei cosiddetti "decreti sicurezza della razza" e delle altre misure criminali e criminogene, assolutamente incostituzionali, che governi scellerati e dementi hanno imposto nel nostro paese, violando ogni autentica legge morale e civile;
Per testimoniare non-violentemente che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.
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Quattro cose l'organo legislativo e l'organo esecutivo dell'ordinamento giuridico democratico del nostro paese hanno il dovere di fare, di fare subito, se non vogliono continuare a commettere e lasciar commettere flagranti ed abominevoli crimini contro l'umanità; quattro cose devono fare ministri e parlamentari per tornare nell'alveo della legalità costituzionale, del diritto internazionale, del comune sentire e condursi dell'umanità di sé consapevole e responsabile:
1. far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani: semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
2. abolire la schiavitù in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti è privato di fondamentali diritti, non è più una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalità costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. legiferare la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiché compito delle forze dell'ordine è proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza è la più importante risorsa di cui hanno bisogno.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo è un crimine contro l'umanità.
Siamo una sola umanità in un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
Siamo una sola umanità di persone ciascuna diversa dall'altra e tutte eguali in dignità e diritti.
Siamo una sola umana famiglia in un'unica casa comune.
Salvare le vite è il primo dovere.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Contrastare il male facendo il bene.
Insorgere contro la violenza e la barbarie con la scelta della nonviolenza che si oppone al fascismo e salva le vite.
Condividere il bene ed i beni.
Agisci nei confronti delle altre persone così come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanità come dovrebbe essere.
Chi salva una vita salva il mondo.

Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo è una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. È la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la più ampia campagna di solidarietà con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza è in cammino" che è possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com