I DIECI ANNI DELLA DI FELICE*
di
Valeria Di Felice
Valeria Di Felice accanto ai libri delle sue edizioni |
«Buonasera,
non vi nascondo che sono emozionata per questo traguardo che potrà sembrare
scontato od ordinario ai più, ma vi assicuro che per me e per l’ambito che
rappresento (quello dell’editoria e dell’impresa culturale in genere) è molto significativo.
Ho
immaginato a lungo cosa dire questa sera, ma alla fine ho pensato che la cosa
migliore per rendere omaggio a tutto l’amore e tutta la dedizione messe per la
casa editrice fosse portare direttamente loro - i libri - tra di noi. Dico loro
e non essi perché i libri sono diventati delle creature. Proprio come Pinocchio
da un pezzo di legno è diventato un bambino attraversando delle prove di
coraggio, di onestà, di identità, allo stesso modo i libri - quei libri - da
semplici pagine di carta sono diventati esseri con una vita propria, esseri al
centro di relazioni, vicende, storie, ponti.
Ricordo
che poco prima di aprire la casa editrice nel 2010, un editore con molta
esperienza mi disse: «A un certo punto dovrai scegliere tra i libri che non si
vendono ma che camminano nel tempo, e i libri che si vendono all’istante ma che
muoiono subito senza lasciare traccia. Dovrai scegliere!» Non compresi
subito che cosa volesse dire. Mi nutrivo di idealità, mi mancava l’esperienza.
Mi buttai a capofitto nella casa editrice come quando ci si innamora: senza
pensare alle conseguenze, senza pensare troppo al domani, come se il mondo là
fuori non esistesse. Alimentata solo dal motore dell’entusiasmo.
In
seguito questo mondo ideale cominciò a fare i conti con la realtà, con i suoi
limiti e le sue risorse. Iniziarono le prime delusioni, le prime difficoltà e
si manifestò questo atteso bivio: libri che camminano nel tempo o libri senza
tracce?
Scelsi
i primi, l’unica strada per me possibile per continuare a offrire la mia
visione editoriale e per tutelare il valore di ciò che in me aveva una
risonanza.
Cosa
aveva risonanza in me? Che cosa sognavo a 26 anni? Che cosa mi aspettavo da un
lavoro come questo? Tante cose, ma tutte riconducibili a una: il tentativo di
cambiare il mondo, il coraggio di abitare il mondo senza subirlo. Come?
Leggendo, scegliendo contenuti, confrontandosi.
Per
una civiltà della scrittura come la nostra, il libro non è solo un’istituzione
da biblioteca, ma è una
torcia che accendiamo per fare luce in noi stessi e intorno a noi, è una realtà che riflette e allo stesso tempo struttura l’immaginario
collettivo e individuale, crea senso di appartenenza.
E
allora, vorrei esprimere la mia gratitudine (che, come disse il filosofo cinese
Lao Tse, è la memoria del cuore) a tutti gli autori che in questi anni si sono
affidati alla casa editrice condividendone più la motivazione umana che quella commerciale; a tutti gli operatori culturali, i giornalisti, i
critici, le associazioni, le fondazioni straniere, i direttori di collana, il
grafico Irene Piras, insomma quella rete che si è formata intorno alla casa
editrice, non per imprigionarla ma per aiutarla a raccogliere i frutti; ai lettori,
queste figure ormai leggendarie che continuano
ad abitare i sogni più proibiti degli editori! Grazie a loro che rappresentano
la massima espressione di ospitalità, perché sono coloro che
accolgono lo sguardo e la voce dell’altro, gli dedicano tempo, attenzione,
rendono possibile il confronto. E allora grazie a chi, acquistando un libro, in
realtà ha fatto un gesto rivoluzionario perché ha permesso tutto questo.»
[Martinsicuro, 24 luglio 2020]
*Il decennale in realtà è stato il 22
aprile 2020, ma per l’emergenza sanitaria non è stato possibile festeggiarlo.
UN IMPORTANTE TRAGUARDO
Un
resoconto della Cerimonia del decennale
La Sala della cerimonia |
Martinsicuro. Venerdì
24 luglio alle 21.30, presso l’Hotel Villa Luigi di Martinsicuro, si è svolto il
decennale della Di Felice Edizioni, casa editrice fondata a Martinsicuro nel
2010 da Valeria Di Felice. Con 212 titoli, centinaia di incontri e una intensa
attività interculturale, la casa editrice è diventata un punto di riferimento
soprattutto per la poesia nazionale e internazionale.
Hanno portato i saluti il sindaco di Martinsicuro Massimo
Vagnoni, il sottosegretario della Presidenza della Giunta Regionale d’Abruzzo Umberto D’Annuntiis, il presidente dell’Unione Comuni Val Vibrata Angelo
Panichi, la presidente dell’Associazione Editori Abruzzesi Elena Costa, il
presidente Giovani Imprenditori Confcommercio e delegato FAI di Teramo
Pierluigi Latini.
Numerosi i messaggi di vicinanza per questo traguardo
significativo. A cominciare da Guido Oldani, fondatore del Realismo Terminale,
tra i più importanti movimenti poetici internazionali: «Cara Valeria, desidero
partecipare alla festa per il decennale della tua casa editrice complimentandomi
per il vostro lavoro editoriale ma anche significandoti apprezzamento per il
tuo personale contributo poetico. Un affettuoso saluto Guido Oldani».
E poi l’ambasciata palestinese a Roma: «L'ambasciata
palestinese a Roma rivolge i più sentiti auguri alla casa editrice Di Felice
Edizioni, con la quale ha avviato una proficua collaborazione per promuovere la
reciproca conoscenza e valorizzare in Italia le voci palestinesi più
importanti. Si congratula con l’editrice Valeria Di Felice per la tenacia e l’impegno
che dedica nell'attività interculturale attraverso la poesia e la letteratura e
ci auguriamo che la sua casa editrice possa continuare ad operare con la stessa
efficacia dimostrata fino ad ora e che possa contribuire ancora a far conoscere
la poesia palestinese».
Una veduta del banchetto dei libri della Di Felice |
Durante la serata sono intervenuti il presidente dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo Leandro Di Donato, il presidente della Casa della poesia in Abruzzo “G. D’Annunzio” Dante Marianacci, la presidente dell’Associazione Rinascenza Annalisa Frontalini, la presidente della Compagnia dei Merli Bianchi Margherita Di Marco e l’editrice Valeria Di Felice.
La festa per il decennale, condotta dalla giornalista Dorotea
Mazzetta, è stata allietata da musiche celtiche a cura dell’arpista Rita Tundo e
ha visto la partecipazione del pittore Pino Manzella, con opere tratte da Poeti, scrittori ed altre creature inutili…
L’evento è stato sponsorizzato dalla Libreria La Torre di
Martinsicuro, da Studio Latini di Alba Adriatica, dallo spaccio aziendale
Ervasia di Martinsicuro, dal negozio di borse Poker di Teramo.