Amico della nonviolenza
J. Lewis premiato da Obama |
John Lewis, militante nonviolento dei diritti
civili degli Stati Uniti, compagno di lotta di Martin Luther King, è morto
all'età di 80 anni.
"Oggi l'America annuncia la
scomparsa di uno dei più grandi eroi della storia americana", ha
scritto la presidente della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, in un
comunicato.
Nancy Pelosi ha descritto Lewis,
democratico come lei, che soffriva di un cancro al pancreas, come un "gigante
del movimento dei diritti civili, la cui fede, bravura e bontà hanno
trasformato la nostra nazione". Figlio di contadini, questo
afro-americano era a 21 anni uno dei più giovani "Freedom Riders"
(viaggiatori della libertà) che ha combattuto la segregazione nel sistema dei trasporti
americano, all'inizio degli anni '60. È divenuto una delle voci più rispettate
del paese per la giustizia e la legalità.
Un appassionato intervento di Lewis |
"La coscienza del Congresso"
Aveva dovuto soccombere più volte, sotto
i colpi della polizia, specialmente sul ponte Edmund Pettus, a Selma, in
Alabama, mentre conduceva una marcia pacifista di molte centinaia di militanti
nonviolenti contro la discriminazione razziale. Nel 2005, per celebrare il
cinquantesimo della "domenica sanguinante", aveva riattraversato quel
ponte a fianco del Presidente Barack Obama.
Parlamentare dal 1986, egli incarnava la coscienza del Congresso, secondo l'espressione di Nancy Pelosi.
Gli omaggi alla sua memoria sono venuti anche dal campo del Repubblicani, con una nota di Mitch McConnell, presidente del Senato, che ha lodato questo "pioniere dei diritti civili che non ha esitato a mettere in gioco la sua stessa vita per combattere il razzismo, promuovere l'uguaglianza dei diritti e mettere la nostra nazione al passo con i principi dei padri fondatori".
Parlamentare dal 1986, egli incarnava la coscienza del Congresso, secondo l'espressione di Nancy Pelosi.
Gli omaggi alla sua memoria sono venuti anche dal campo del Repubblicani, con una nota di Mitch McConnell, presidente del Senato, che ha lodato questo "pioniere dei diritti civili che non ha esitato a mettere in gioco la sua stessa vita per combattere il razzismo, promuovere l'uguaglianza dei diritti e mettere la nostra nazione al passo con i principi dei padri fondatori".
Nonostante la malattia, egli aveva fatto
ritorno a Washington in giugno, nel pieno dei disordini nati dalla morte
di George Floyd per mano della polizia di Minneapolis, per
partecipare alla mobilitazione del movimento Black Lives Matter contro la
discriminazione razziale.
Filippo Gallipoli "La forza della libertà" (opera giovanile - 1970) |
Il cordoglio e una proposta
Il Movimento Nonviolento si associa al
cordoglio di tutti gli amici di John Lewis, e rende omaggio alla memoria di un
militante nonviolento che, da discepolo di Martin Luther King, è poi divenuto
egli stesso Maestro e servitore della nonviolenza. Sosteniamo inoltre la proposta lanciata
da Paul McCartney a nome di tanti sostenitori
della NAACP (la National Association for the Advancement of Colored
People, una delle prime e più influenti associazioni per i diritti civili negli
Stati Uniti) di rinominare il famoso ponte Pettus Bridge sul fiume Alabama,
celebre per essere stato teatro delle marce nonviolente da Selma a Montgomery
nel 1965 che John Lewis e Martin Luther King Jr. attraversarono insieme, e
intitolarlo "ponte John Lewis".
[Movimento Nonviolento]