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mercoledì 22 luglio 2020

PER PAOLO FINZI

Paolo Finzi


Carissimi compagni e compagne,
nella giornata di ieri, lunedì 20 luglio, si è tolto la vita Paolo Finzi, responsabile dalla metà degli anni '70, insieme alla sua compagna Aurora Failla, del mensile «A rivista anarchica», nonché membro fondatore della rivista e del Centro Studi Libertari / Archivio G. Pinelli.
Amico e compagno di tante battaglie, maestro di anarchia e di etica, di dialogo e confronto, è stato un uomo brillante, intelligente, sensibile e gentile che ci ha insegnato il dubbio e la riflessione, l'ascolto e il rispetto profondo e sincero.
Paolo, per più di mezzo secolo è stato una delle figure centrali del movimento anarchico milanese e italiano.
Nel 1968 dopo aver conosciuto Giuseppe Pinelli entra a far parte del suo gruppo, Bandiera Nera, e comincia a frequentare il Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa. Il 12 dicembre 1969 è il più giovane tra i fermati per la strage di piazza Fontana. Nel febbraio 1971 fonda «A rivista anarchica» insieme ad Amedeo Bertolo, Fausta Bizzozero, Rossella Di Leo, Luciano Lanza, Nico Berti e Roberto Ambrosoli. Nel 1976 è anche tra i fondatori del Centro Studi Libertari/Archivio G. Pinelli.
Instancabile pubblicista, scrive anche alcuni libri, tra cui quello dedicato all’anarchico siciliano Alfonso Failla (Insuscettibile di ravvedimento. L'anarchico Alfonso Failla 1906-1986: carte di polizia, scritti, testimonianze, La Fiaccola, Ragusa, 1993) e a Errico Malatesta (La nota persona. Errico Malatesta in Italia (dicembre 1919 – luglio 1920), La Fiaccola, Ragusa, 1990), e numerosi dossier dedicati a vari personaggi dell’anarchismo come Emilio Canzi, Giuseppe Pinelli o Franco Serantini. Amico di Dori Ghezzi e Fabrizio De André, ha curato, dopo la morte del cantautore genovese, cd, dvd e altre pubblicazioni su di lui o a lui dedicate. Nel corso degli anni ha instancabilmente organizzato e promosso centinaia di conferenze sui tanti aspetti del pensiero e dell’azione anarchici, ma anche su tematiche a lui care come la poetica di De André o la cultura e la persecuzione di rom e sinti.
Il nostro abbraccio va ad Aurora, ai figli Elio e Alba, ai nipoti Lapo e Luna, e alle sue collaboratrici più strette Carlotta e Michela.
Il collettivo del Centro Studi Libertari