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mercoledì 22 luglio 2020

PAOLO FINZI
di Roberto Cenati*

Paolo Finzi

Paolo Finzi anarchico, antifascista, ci ha lasciato. 


Ci ha lasciato ieri Paolo Finzi, redattore della rivista anarchica “A” fin dalla sua fondazione nel 1971. Di famiglia antifascista, Paolo si è occupato a lungo delle vicende legate alla strage di piazza Fontana e della tragica fine di Giuseppe Pinelli. Ho avuto modo di conoscere, in diverse occasioni, Paolo e di apprezzare la sua passione e le sue doti di studioso della storia del nostro Paese. Paolo ha approfondito una questione non sempre ricordata a sufficienza: il ruolo degli anarchici nella Resistenza italiana contro il nazifascismo.
L'altro tema cui si è dedicato ha riguardato la deportazione e lo sterminio di Rom e Sinti nei lager nazisti, realizzando uno straordinario Dvd dal titolo “A forza di essere vento. Lo sterminio nazista degli Zingari”.
Paolo scrive nella testimonianza allegata al Dvd: “L'origine ebraica della mia famiglia, la militanza socialista e antifascista dei miei genitori non solo prima e durante la Resistenza, l'impegno politico che ho respirato in famiglia fin da piccolo (tra parentesi, mia madre Matilde Bassani è prima cugina di Eugenio Curiel) mi hanno portato in contatto fin da bambino con tanti reduci dai lager. Poco, molto poco, ho sentito direttamente dalla loro voce. Ma molto ho sentito dire di loro, da quelle persone, loro intime, che ne riferivano. Quei racconti si incrociavano con le letture delle testimonianze di chi avrebbe dovuto passare per il camino, ma per qualche fortuita circostanza ne era scampato. E quasi sempre con un senso di colpa devastante, aveva potuto tornare a vivere. La grande maggioranza di quelli che ebbi modo di conoscere erano ebrei. Ma non tutti. Ricordo la professoressa Arata, cattolica, mitica docente di scienze al liceo Carducci nell'epoca del '68, anche lei deportata nei lager nazisti. Sentii dentro di me il dovere morale di fare qualcosa perché quella immane tragedia avesse, anche grazie a me, un'eco e una memoria"

Paolo Finzi
durante un dibattito

Negli anni Novanta i figli di Paolo diventano compagni di classe di tanti bambini Rom e Sinti. “È in questo contesto, di interesse e simpatia per i piccoli Rom e Sinti - scrive Paolo - che ho avuto modo di approfondire la persecuzione di cui gli Zingari sono stati oggetto nei secoli e soprattutto lo sterminio attuato con allucinante sistematicità dal regime nazista. Complessivamente si stima che nei lager nazisti siano stati eliminati circa 500.000 Rom e Sinti, provenienti in grande maggioranza dai Paesi dell'Europa Centrale.
Grazie, caro Paolo, per la tua instancabile e preziosa testimonianza. Ai familiari esprimo l'affettuosa e commossa vicinanza dell'Anpi Provinciale di Milano.
*Presidente Anpi provinciale di Milano