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lunedì 14 settembre 2020

La poesia
Achille

I ruscelli di Tracia diventano mari,
la ghiaia del torrente spinta verso
il salto della cascata
è come i miei sogni che seguo con occhi rapiti
ancora una volta.
Li stringo come ciottoli tra le mani di un bambino
che li ruba alle anse del fiume.
L'ebrezza della battaglia mi scalderà,
combatterò su questa terra d'Asia,
danzerà la guerra nel mio corpo.
Amico, amante, fratello,
diverrò presto cenere,
la furia ad animare greche schiere,
lontano ricordo di stanche menti.
Tu lo sai,
la luce che ho negli occhi,
conduce al regno oscuro dei morti.

Lorenzo Bonfitto