Un
"No" nordico, metropolitano, da regioni "rosse" e d'opinione:
questa la sintesi dell'analisi che è stata possibile sviluppare attorno al voto
referendario del 20-21 settembre. Un voto sul quale ha inciso, come vedremo, il
traino delle elezioni regionali. Se mi può essere consentito ribadirlo ancora
una volta: in questo "No" ci sono milioni di voti d'opinione (e
qualcuno anche di appartenenza) espressi da elettrici ed elettori che sicuramente
anelano a ritrovare una rappresentanza politica: la sinistra che si è battuta
per questo "No" avrebbe il dovere di rifletterci sopra, ma in termini
completamente inediti rispetto al passato, anche se ben sappiamo come non siano
inediti gli intrecci tra le complesse contraddizioni che, in questa modernità,
ci troviamo a dover affrontare.
Andando
per ordine, ricordo due cose: 1)Non credo proprio possano
essere eseguite improprie comparazioni con altre consultazioni, politiche e/o
referendarie. Il voto in questi casi è sempre trasversale e gli schieramenti
mobili, tanto più in tempo di forte volatilità elettorale; 2) Le percentuali che
troverete di seguito sono sempre riferite al totale delle elettrici e degli
elettori iscritti nelle liste aventi diritto. Un'ultima
annotazione: considerato il livello di astensione al Sud, l'elevata quota per
il ‘Sì’, l'insediamento realizzato dal M5S in quella parte del Paese è il caso
di interrogarsi su quale tipo di apparato media il radicamento di questo
soggetto e quanto stia perdurando, sul piano dell'aggregazione del consenso,
l'effetto del "voto di scambio" dovuto all'elargizione del reddito di
cittadinanza. Dunque: Sul
piano nazionale abbiamo avuto Iscritti
46.418.642 unità. Voti
validi 24.653.435pari al 53,11% IlSìha ottenuto 17.168.494 voti pari al 36,98% dell'intero corpo
elettorale. Quindi la riduzione del numero dei parlamentari è stata approvata
da poco più di un terzo degli aventi diritto. Sia consentita anche una
comparazione impropria: in Parlamento l'approvazione ottenne l'88,7% dei voti.
In conseguenza applicata questa percentuale al totale dei voti validi espressi
nel referendum il Sì avrebbe dovuto ottenere 21.867.597 voti: un calo di
4.699.103 suffragi, assommati alla crescita dell'astensione (comprensiva del
voto nulla e bianco) salita a 21.765.20t unità. Un segnale ulteriore di
fragilità del sistema. Ricordo
la cifra assoluta delNo: 7.484.941 votipari al 16,12%
dell'intero corpo elettorale. QUESTI I DATI REGIONE PER REGIONE
PIEMONTE Iscritti
3.352.137 Voti
Validi 1.713.52151,11% Sì
1.172.23434,96% No
541.287 16,14% (più 0,2 sulla
media nazionale) VALLE
D'AOSTA(si
votava anche per le regionali) Iscritti
99.010 Voti
Validi 70.873 71,58% Sì
48.165 48,64% No
22.708 22,93% (più 6,81 sulla media nazionale) LIGURIA (si votava anche per le
regionali) Iscritti
1.211.053 Voti
Validi 706.158 58,30% Sì
450.354 37,18% No
255.804 21,12% (più 5% sulla
media nazionale) LOMBARDIA Iscritti
7.509.264 Voti
validi 3.830.754 51,01% Sì
2.609.44434,74% No
1.221.31016,26 (più 0,14 sulla
media nazionale)
VENETO (si votava anche per le
regionali) Iscritti
3.734.565 Voti
Validi 2.487.531 66,60% Sì
1.553.21841,59% No
934.31325,01 (più 8,89% sulla
media nazionale) TRENTINO
ALTO ADIGE
Iscritti 806.051 Voti
Validi 550.878 68,34% Sì
390.49048,44% No
160.38819,89% (più 3,77 sulla
media nazionale) FRIULI
VENEZIA GIULIA Iscritti
946.487 Voti
Validi 471.785 49,84% Sì
281.04229,69% No
190.74320,15% (più 4,03 sulla
media nazionale) EMILIA
ROMAGNA Iscritti
3.328.708 Voti
Validi 1.831.301 55,01% Sì
1.273.58538,26% No
557.71616,75 (più 0,63% sulla
media nazionale) TOSCANA
(si
votava anche per le regionali) Iscritti
2.838.553 Voti
Validi 1.844.901 64,99% Sì
1.216.95342,87% No
627.94822,12% (più 6% sulla
media nazionale) MARCHE (si votava anche per le
regionali) Iscritti
1.179.263 Voti
Validi 771.048 65,38% Sì
533.47945,23% No
237.56920.14% (più 4,02% sulla
media nazionale) UMBRIA Iscritti
667.254 Viti
Validi 323.051 48,41% Sì
221.98933,26% No
101.06215,14 (meno 0,98% sulla
media nazionale) LAZIO Iscritti
4.375.924 Voti
Validi 1.984.997 45,36% Sì
1.307.30429,87% No
677.69315,48 (meno 0,64% sulla
media nazionale) ABRUZZO Iscritti
1.039.305 Voti
Validi 521.370 50,16% Sì
384.56537,00% No
136.80513,16(meno 2,96 sulla
media nazionale) MOLISE Iscritti
248.617 Voti
Validi 116.634 46,91% Sì
93.17837,47% No
23.4569,43% (meno 3,18 sulla
media nazionale) CAMPANIA (si votava anche per le
regionali) Iscritti
4.544.826 Voti
Validi 2.696.601 59,32% Sì
2.087.31145,92% No
609.29013,40% (meno 2,72% sulla
media nazionale) BASILICATA Iscritti
455.019 Voti
Validi 222.880 48,98% Sì
169.02437,14% No
53.85611,84% (meno 4,28%
rispetto alla media nazionale) PUGLIA Iscritti
3.247.854 Voti
Validi: 1.963778 ( 60,46%) Sì
1.477.16445,48 No
486.61414,98% (meno 1,14% sulla
media nazionale) CALABRIA Iscritti
1.518.789 Voti
Validi 672.582 44,28% Sì
521.444 34,33% No
151.1389,95% (meno 6,17 sulla
media nazionale) SICILIA Iscritti
3.957.819 Voti
Validi 1.390.748 35,13% Sì
1.055.35126,66% No
335.3978,47% (meno 7,74% sulla
media nazionale) SARDEGNA Iscritti
1.357.144 Voti
Validi 482.043 (35,51%) Sì
322.20023,74% No
11,77% (meno 4,35% sulla media nazionale) RIEPILOGO: Regioni
nelle quali la percentuale dei voti validi è stata superiore alla media
nazionale (53,11): Valle
d'Aosta, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Marche,
Campania, Puglia
(ci sono tutte le regioni dove si votava anche per le regionali) Regioni
nelle quali la percentuale dei voti validi è stata inferiore alla media nazionale: Piemonte (-2,00%), Lombardia
(-2,10%), Umbria (-4,70%), Lazio (-7,75%), Abruzzo (-2,95),
Molise (-6,20), Basilicata (-4,13%), Calabria (-8,83%), Sicilia
(-17,98), Sardegna (-17,60%).