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giovedì 10 settembre 2020

TERRITORIO E CULTURA
di Federico Migliorati


La Franciacorta: terra di vino e di cultura.

Da quest’anno possiamo davvero accomunare questi due mondi, talvolta ritenuti lontani nonostante sia assodato che la promozione culturale di un territorio passa anche attraverso la conoscenza delle sue eccellenze di settore. Si tratta di un binomio prestigioso che grazie all’intuizione di un gruppo di aziende e cantine riunite “alimentate” dall’entusiasmo irrefrenabile della signora Mariuccia Ambrosini e con l’impegno di una serie di intellettuali di varie regioni d’Italia, il sostegno di diversi preziosi sponsor e il patrocinio di enti locali, associazioni e gruppi della zona, ha dato vita al primo Premio Nazionale Letterario e di Cultura “Franciacorta”. Un sodalizio ben riuscito che si mette alla prova, è il caso di dirlo, confidando nella bontà di un’iniziativa tesa a dare a questa zona del bresciano il suo posto anche in campo culturale, ruolo meritato, doveroso, fondamentale. Dunque, la Franciacorta quale nome ed elemento fondante e costitutivo di un’idea di grande respiro che, ne siamo certi, avrà futuro e troverà già dal prossimo anno un ruolo ancora più significativo. Questa terra operosa, laboriosa, feconda in fatto di produzione di etichette di vini pregiatissimi (e qui mi si consenta un richiamo al dottor Franco Ziliani, inventore di un marchio rinomato a livello mondiale che nulla ha da invidiare allo Champagne francese e che abbiamo l’onore di avere ospite con noi in questa giornata, tra le tante personalità di primo piano convenute) entra a pieno titolo nel mondo culturale. Sì, culturale e non solo letterario, come si evince dalla denominazione del Premio, perché questa istituzione punta a dare merito e risalto a protagonisti non solo del campo della letteratura, della poesia e della scrittura, ma anche a rappresentanti della pittura, della scultura o, perché no, della fotografia, insomma, della cultura più in generale, appunto. Così come il Franciacorta si declina in varie tipologie, e voi lo sapete bene, così anche il nostro Premio sarà attento ai fermenti culturali che sono presenti che di anno in anno verranno portati all’attenzione dei responsabili del premio, magari, con un occhio di riguardo a giovani emergenti, donne e uomini che si sono distinti per la loro umanità, oltre che le capacità. Un Premio che vorrebbe caratterizzarsi anche per scelte nobili, ponendo attenzione all’estro e alla fantasia certo, ma anche alla solidarietà e a quell’impegno civile che sembra passato di moda in questo nostro tempo. Quest’anno, per la prima edizione, pur con la scarsità di mezzi economici a disposizione e con l’emergenza del Coronavirus che ci ha costretti a cancellare la conferenza stampa nella prestigiosa Sala del Broletto, sede della Provincia di Brescia, il Comitato di Coordinamento che si è più volte riunito qui a Cazzago San Martino presso la Cascina di Mariuccia Ambrosini che ha fortemente voluto questo Premio, e presso la sede milanese, ha fatto veramente miracoli. Non è stato facile dare vita a un momento prestigioso e significativo come questo, tuttavia, la generosità e la disponibilità di tanti amici, a cominciare dalla signora Orlando che ha messo a disposizione un luogo così magico, alla madrina dottoressa Berlucchi, al Sindaco di questa magnifica cittadina, al lungo elenco di quanti nelle forme più varie ci hanno sostenuti ci ha permesso di arrivare alla meta per saldare una volta per sempre questo binomio, di cultura e di terra del vino come detto in apertura, che può rappresentare un ideale viatico per gli appuntamenti che si snoderanno dal prossimo anno in poi, quando, lo speriamo tutti, sarà possibile dar forma e sostanza a una grande kermesse culturale degna della Franciacorta, territorio che nulla ha da invidiare ad altre zone di produzione vitivinicola d’Italia e pertanto capace di portare in alto anche iniziative di altro genere. Vorrei, dunque, concludere con tre brevi versi del poeta Umberto Saba dedicati al vino, come buon auspicio di questo nostro conviviale incontro. 
    
La vita è così amara,
il vino è così dolce;
perché dunque non bere?


***

ALBUM
[Servizio fotografico di Aldo Pagani]

Ambrosini premia il Sindaco Mossini

Puma premia Ziliani

Arzuffi premia Orlando

Calabrìa premia Berlucchi

Calabrìa premia Mattanza

Musici nella Sala dei Pavoni

Il vicario don Masardi

Il viceprefetto Simeone

Il pres. Pasini Inveradi 

Laura Cerati

Ghirardello al clarinetto

I Tonberries

La lettura della motivazione del premio


Uno scorcio della Sala


Gli Orlando

Alcune autorità 

Da sin. Berlucchi, Gaccione, Borzi
I meravigliosi vini di Franciacorta


Una panoramica dei vini


Ci si prepara


I meravigliosi salumi Aliprandi


La squisita torta Bazzoli
"Quattro Stagioni"

Il caffè non deve mancare
"Lucaffé"


Berlucchi e Gaccione conversano


Ospiti nel Parco

Il portico del Castello




Alcuni sommeliers
e i vini di Franciacorta



Pronti per il brindisi

Ospiti


La Protezione Civile

Ospiti

Ospiti

La giornalista brasiliana
Sandra Bandeira
e il gen. Santos Franco


Viva!

Borzi con Berlucchi

L'arrivo di Ziliani

L'intervento di Migliorati



Chiudere con i formaggi
è sempre un piacere



La "Rosa Camuna"
fornita dal caseificio Cissva


Tenuta Ambrosini