TERRITORIO E CULTURA
di
Federico Migliorati
La Franciacorta: terra di vino e di cultura.
Da quest’anno possiamo davvero
accomunare questi due mondi, talvolta ritenuti lontani nonostante sia assodato
che la promozione culturale di un territorio passa anche attraverso la
conoscenza delle sue eccellenze di settore. Si tratta di un binomio prestigioso
che grazie all’intuizione di un gruppo di aziende e cantine riunite “alimentate”
dall’entusiasmo irrefrenabile della signora Mariuccia Ambrosini e con l’impegno
di una serie di intellettuali di varie regioni d’Italia, il sostegno di diversi
preziosi sponsor e il patrocinio di enti locali, associazioni e gruppi della
zona, ha dato vita al primo Premio Nazionale Letterario e di Cultura
“Franciacorta”. Un sodalizio ben riuscito che si mette alla prova, è il caso di
dirlo, confidando nella bontà di un’iniziativa tesa a dare a questa zona del
bresciano il suo posto anche in campo culturale, ruolo meritato, doveroso,
fondamentale. Dunque, la Franciacorta quale nome ed elemento fondante e
costitutivo di un’idea di grande respiro che, ne siamo certi, avrà futuro e
troverà già dal prossimo anno un ruolo ancora più significativo. Questa terra
operosa, laboriosa, feconda in fatto di produzione di etichette di vini
pregiatissimi (e qui mi si consenta un richiamo al dottor Franco Ziliani,
inventore di un marchio rinomato a livello mondiale che nulla ha da invidiare
allo Champagne francese e che abbiamo l’onore di avere ospite con noi in questa
giornata, tra le tante personalità di primo piano convenute) entra a pieno
titolo nel mondo culturale. Sì, culturale e non solo letterario, come si evince
dalla denominazione del Premio, perché questa istituzione punta a dare merito e
risalto a protagonisti non solo del campo della letteratura, della poesia e della
scrittura, ma anche a rappresentanti della pittura, della scultura o, perché
no, della fotografia, insomma, della cultura più in generale, appunto. Così
come il Franciacorta si declina in varie tipologie, e voi lo sapete bene, così
anche il nostro Premio sarà attento ai fermenti culturali che sono presenti che
di anno in anno verranno portati all’attenzione dei responsabili del premio,
magari, con un occhio di riguardo a giovani emergenti, donne e uomini che si
sono distinti per la loro umanità, oltre che le capacità. Un Premio che
vorrebbe caratterizzarsi anche per scelte nobili, ponendo attenzione all’estro
e alla fantasia certo, ma anche alla solidarietà e a quell’impegno civile che
sembra passato di moda in questo nostro tempo. Quest’anno, per la prima
edizione, pur con la scarsità di mezzi economici a disposizione e con
l’emergenza del Coronavirus che ci ha costretti a cancellare la conferenza
stampa nella prestigiosa Sala del Broletto, sede della Provincia di Brescia, il
Comitato di Coordinamento che si è più volte riunito qui a Cazzago San Martino
presso la Cascina di Mariuccia Ambrosini che ha fortemente voluto questo Premio,
e presso la sede milanese, ha fatto veramente miracoli. Non è stato facile dare
vita a un momento prestigioso e significativo come questo, tuttavia, la
generosità e la disponibilità di tanti amici, a cominciare dalla signora
Orlando che ha messo a disposizione un luogo così magico, alla madrina
dottoressa Berlucchi, al Sindaco di questa magnifica cittadina, al lungo elenco
di quanti nelle forme più varie ci hanno sostenuti ci ha permesso di arrivare
alla meta per saldare una volta per sempre questo binomio, di cultura e di
terra del vino come detto in apertura, che può rappresentare un ideale viatico
per gli appuntamenti che si snoderanno dal prossimo anno in poi, quando, lo
speriamo tutti, sarà possibile dar forma e sostanza a una grande kermesse
culturale degna della Franciacorta, territorio che nulla ha da invidiare ad
altre zone di produzione vitivinicola d’Italia e pertanto capace di portare in
alto anche iniziative di altro genere. Vorrei, dunque, concludere con tre brevi
versi del poeta Umberto Saba dedicati al vino, come buon auspicio di questo
nostro conviviale incontro.
La vita è così amara,
il
vino è così dolce;
perché
dunque non bere?
***
ALBUM
[Servizio fotografico di Aldo Pagani]
|
Ambrosini premia il Sindaco Mossini |
|
Puma premia Ziliani
|
|
Arzuffi premia Orlando |
|
Calabrìa premia Berlucchi |
|
Calabrìa premia Mattanza |
|
Musici nella Sala dei Pavoni |
|
Il vicario don Masardi |
|
Il viceprefetto Simeone |
|
Il pres. Pasini Inveradi |
|
Laura Cerati
|
|
Ghirardello al clarinetto
|
|
I Tonberries |
|
La lettura della motivazione del premio
|
|
Uno scorcio della Sala
|
|
Gli Orlando |
|
Alcune autorità |
|
Da sin. Berlucchi, Gaccione, Borzi |
|
I meravigliosi vini di Franciacorta |
|
Una panoramica dei vini |
|
Ci si prepara |
|
I meravigliosi salumi Aliprandi |
|
La squisita torta Bazzoli "Quattro Stagioni" |
|
Il caffè non deve mancare "Lucaffé" |
|
Berlucchi e Gaccione conversano
|
|
Ospiti nel Parco
|
|
Il portico del Castello
|
|
Alcuni sommeliers e i vini di Franciacorta
|
|
Pronti per il brindisi |
|
Ospiti
|
|
La Protezione Civile |
|
Ospiti |
|
Ospiti
|
|
La giornalista brasiliana Sandra Bandeira e il gen. Santos Franco |
|
Viva!
|
|
Borzi con Berlucchi |
|
L'arrivo di Ziliani |
|
L'intervento di Migliorati |
|
Chiudere con i formaggi è sempre un piacere |
|
La "Rosa Camuna" fornita dal caseificio Cissva |
Tenuta Ambrosini