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lunedì 26 ottobre 2020

UN PASSO AVANTI
Cinquantesima ratifica Trattato proibizione armi nucleari TPAN.


Ringrazio il Direttore di “Odissea” per la pubblicazione di questo annuncio pubblicato ieri in prima pagina e che dovrebbe riguardare tutti i cittadini del mondo e di cui forse i giornali, le televisioni non parleranno o "annegheranno" la notizia come come un accadimento qualsiasi. Come è stato nel 2017 quando 122 Stati ONU lo hanno sottoscritto e il tutto è passato sotto un quasi, glaciale silenzio. Il Trattato diventerà operativo tra 90 giorni come previsto dalle sue regole. Queste vale solo per chi lo ha firmato. Rimane il fatto che mai nella Storia si era arrivati al punto di affermare che il possesso, la trasformazione, la cessione di certe armi, fosse un reato. È un obbligo storico, che abbiamo la convenienza e la determinazione ad affrontare, pena, addirittura, la possibile scomparsa della nostra specie umana. Ripeto ancora: c'è la consapevolezza che una guerra nucleare tra uno o più Stati riguarderebbe anche tutti gli altri del mondo? Siamo consapevoli che i fumi radioattivi, quelli provocati dagli incendi di materiali infiammabili (e ce n'è in abbondanza), non ci sono doganieri che possano fermarli? E l'inverno nucleare che ne potrebbe sortire, non avrebbe enormi ripercussioni sull'agricoltura e sul quotidiano, di eventuali superstiti? Dunque, questa proibizione, invece potrebbe salvarci tutti, abitanti di ogni Paese, uomini, donne e bambini di ogni nazione. Dobbiamo farlo sapere al mondo e gridarlo gran voce ai nostri governanti (militari in primis ) che non riuscirebbero a salvare la patria, lo stato, e sarebbero cancellati loro stessi.
C' è un aspetto di questo avvenimento che vorrei evidenziare e che a qualcuno potrebbe sembrare sorprendente. Ci sono diversi nomi di stato di cui difficilmente si parla per qualche cosa di importante. Ne cito alcuni: Nauri, Tuvalu, Palau, Vanuatu, Niue, Kiribati, Isole Cook che insieme ad altre isole hanno firmato. Sono isole del Pacifico che già in precedenza si erano mosse contro il nucleare. Erano nell' area in cui Stati di evidente superiore civiltà, come Francia Inghilterra, Stati Uniti hanno effettuato 300 esperimenti nucleari in atmosfera, sottosuolo, e sott'acqua dal 1946 al 1996 con le varie conseguenze del caso. Avevano provato sulla loro pelle cosa vuol dire nucleare. Risulta anche che abbiano subito pressioni politiche da parte americana, affinché non aderissero al Trattato, ma evidentemente il ricordo delle sofferenze patite ha prevalso. Credo doveroso un nostro grazie e anche, se con il senno di poi, le nostre scuse di "occidentali" per quanto avvenuto, e che non dovrebbe mai più accadere. Adesso con l'ultima ratifica non scatterà la Pace, ma si aprirà, sperabilmente, qualche percorso diplomatico che possa avvicinarcisi. La Cina, ad esempio, voleva partecipare agli incontri per la sua stesura nel 2017, ma ne fu dissuasa da interventi russi e americani. E i popoli di Stati nucleari che non hanno firmato, come ad esempio il nostro, non hanno nulla da dire? La firma del trattato che proibisce le armi di distruzione di massa non può voler dire che è l'unico modo, attuale, di salvare la vita di tutti i nostri cittadini e quelli di tutti gli altri stati?  
Giuseppe Bruzzone