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lunedì 26 ottobre 2020

TRATTATO SULLA PROIBIZIONE
DELLE ARMI NUCLEARI
 


Con 50 ratifiche di Stati, grazie all'ultimissima - proprio ieri 24 ottobre - proveniente dall'Honduras (vedi quadro di adesioni sotto riportato), il Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari (TPAN) raggiunge un traguardo cruciale: l'entrata in vigore quale strumento riconosciuto della normativa internazionale (tecnicamente bisogna però aspettare ancora 90 giorni, quindi gennaio)! L'entrata in vigore significa che tutti i paesi che hanno ratificato il trattato saranno vincolati da esso. Bisognerà poi sostenere gli altri percorsi negoziali, coinvolgenti anche i Paesi non firmatari, e specialmente le potenze nucleari, che conducano all'eliminazione effettiva di tali ordigni che pesano come una spada di Damocle sulla sopravvivenza stessa dell'Umanità.
Riteniamo sbagliato e riprovevole che gli Stati Uniti, in questo momento, stiano pressando i paesi firmatari perché ritirino formalmente il loro sostegno. L'ICAN, International campaign to abolish nuclear weapons, la rete delle organizzazioni di base che promuove e spinge l'iniziativa (premiata nel 2017 con il premio Nobel per la pace), afferma che il crescente nervosismo che l'amministrazione Trump mostra ha un preciso significato: gli stati nucleari stanno davvero iniziando a temere che le armi nucleari saranno presto bandite dal diritto internazionale. Subiranno da subito un effetto di “stigmatizzazione” da parte dell’opinione pubblica mondiale il cui impatto non potrà essere trascurato.
In linea con gli scopi della campagna internazionale, in Italia i Disarmisti esigenti, insieme a WILPF Italia, membri ICAN, in una conferenza stampa, titolo "La tecnologia male usata (AI, 5G) aumenta il rischio di guerra nucleare per errore!", tenuta al senato (sala Nassirya) il 25 settembre 2020, con la collaborazione della senatrice Loredana De Petris, hanno proposto di lanciare in Italia i comitati Petrov: ricordare l'eroe, che evitò lo scoppio di una guerra nucleare per falso allarme dei computer il 26 settembre 1983, intitolandogli vie, biblioteche, giardini, monumenti, così sensibilizzando l'opinione pubblica sull’inaccettabile rischio nucleare.
Noi riteniamo necessario bandire la “deterrenza”, fuoriuscire dalla condivisione nucleare NATO (no B-61-12 a Ghedi ed Aviano, no F35), convertire gli arsenali in ospedali e in spese sociali ed ambientali (6 miliardi in armi dobbiamo destinale al servizio civile per la difesa nonviolenta, al welfare verde, alla cooperazione internazionale contro la fame e la povertà), investire nella pace come modello di società.
L'Italia, dissociandosi dalla condanna sentenziata dai vertici NATO, deve anch'essa ratificare il TPAN e sostenerlo in tutte le sedi internazionali, a partire da quelle europee.
In questa strategia sinergicamente rientra la promozione di un referendum digitale mondiale che proponiamo all'ONU e ai suoi governi costituenti. Vuoi il disarmo nucleare adesso? Vuoi l'abolizione non solo legale ma efficace delle armi nucleari? Approvi i negoziati internazionali per portare a tali risultati? Sono queste le domande da porre al voto dei miliardi di cittadini di ogni angolo del globo che frequentano il web.

La conferenza stampa al Senato può essere visionata al seguente link:
https://we.tl/t-v3Ej4AEeTL
L'adesione all'iniziativa dei Comitati Petrov può essere data online:
https://www.petizioni.com/ricordiamo_petrov_no_rischio_nucleare
Per informazioni sul referendum mondiale digitale:
https://www.facebook.com/groups/2294228570670422
  
I seguenti paesi hanno ratificato il Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari (TPAN), adottato a New York il 7 luglio del 2017 con l’approvazione di 122 Stati:
 
1- Antigua & Barbuda
2- Austria
3- Bangladesh
4- Belize
5- Bolivia
6- Botswana
7- Isole Cook
8- Costa Rica
9- Cuba
10- Dominica
11- Ecuador
12- El Salvador
13- Fiji
14- Gambia
15- Guyana
16- Santa Sede
17- Irlanda
18- Kazakhstan
19- Kiribati
20- Laos
21- Lesotho
22- Malaysia
23 -Maldive
24- Malta
25- Messico
26- Namibia
27- Nuova Zelanda
28 -Nicaragua
29- Nigeria
30- Niue
31- Palau
32- Palestina
33- Panama
34- Paraguay
35- St Kitts e Nevis
36- Santa Lucia
37- St Vincent & Grenadine
38- Samoa
39- San Marino
40- Sud Africa
41- Thailandia
42- Trinidad & Tobago
43- Uruguay
44- Vanuatu
45 - Venezuela
46- Vietnam
Abbiamo ora le ultime ratifiche che ci portano a quota 50:
47 - Tuvaku
48 - Jamaica
49 – Nauru
50 - Honduras


DA PARTE DI ALFONSO NAVARRA
PORTAVOCE DEI DISARMISTI ESIGENTI (cell. 340-0736871)
ADRIANO CICCIONI  
INIZIATIVA WORLDWIDE REFERENDUM
AGAINST NUCLEAR WEAPONS (cell. 335-8423588)
TRA I MEMBRI ICAN
WWW.DISARMISTIESIGENTI.ORG

Sia Alfonso che Adriano sono disponibili a rilasciare interviste. Ricordiamo ai nostri lettori che “Odissea” è parte integrante di questa sacrosanta battaglia, e che se non si vince questa non c’è futuro per null’altro.