SEGNA(LA)LIBRO
di
Antonio Carlo Ponti
Copertina di uno dei libri di Curto
Il
sodalizio tra un poeta-narratore, e un poeta-critico letterario. Un incontro
così può dare buoni frutti, com’ è questa bibliografia che è molto di più: una
biografia per immagini, una raccolta di recerti bibliografici, le copertine dei
libri, foto di famiglia con i genitori abbracciati e orgogliosi del figlio,
ritratti dell’autore, fra cui quello espressivo e bello di Serena Cavallini,
insomma un archivio della memoria, un libro mastro, un taccuino di lavoro.
Curto, 1949, è di Acri, in Calabria, ma “umbrizzato” dalla testa ai piedi; il
curatore, 1972, che ha già nel 2019 raccolto tutte le poesie di Curto, è
perugino doc con origini siculo-napoletane. Una sintonia la loro che si basa, a
mio parere, soprattutto sulla generosità del più giovane, un letterato a tutto
tondo che, avuto a maestro e amico il grande Franco Mancini, ha commentato e
parafrasato una fondamentale edizione delle Laude iacoponiche, ma non disdegna
l’attualità. Il libro - dov’è anche una fotografia dell’indimenticabile poeta
Giuseppe Pino Marade - è una sorta di centone antologico da cui esce la
descrizione- raffigurazione di un eccellente poeta moderno, non solo puramente
lirico ma engagé, non immemore di un passato barricadiero con il nome di Ivan,
e qui c’è la sua foto alla “Che” con baffoni e folta capigliatura. Non a caso
scrive: «Io lancio parole / e non nascondo / la mano.»
LUIGI
M. REALE
Francesco
Curto.
Bibliografia
ragionata 1968-2018
Bibliografia
Umbra,
pp.
114, ill., sip, 2019.
http://www.bibliografia.umbria.it/
Copertina di uno dei libri di Curto |