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martedì 29 dicembre 2020

PER GALLI


Caro Direttore,
la morte di Giorgio Galli, considerato una stella di prima grandezza nello  studio della scienza politica italiana, è passata quasi inosservata sui media*.
Mi rammarico non fosse altro per la bussola che ci ha donato per comprendere la storia politica italiana dal secondo dopoguerra ai nostri giorni. Il saggio Il bipartitismo imperfetto. Comunisti e democristiani in Italia, (Il Mulino nel 1966), in cui descrisse il sistema politico repubblicano come un dualismo tra DC e PCI senza che vi fosse una alternativa, lo rivelarono al grosso pubblico. Agli studiosi era già noto.
Suoi, oltre al “bipartitismo imperfetto”, i “capitalismo assistenziale” e “sistema bloccato”. Per gli sportivi o le divette, ore di palinsesti. Per Dio, anche un Giorgio Galli, che ci ha fatto alzare un po’ della nebbia del conformismo unico, meriterebbe ben altra considerazione. I nostri politici avranno letto qualcosa del Professore?
Sic transit gloria mundi
!
Teodosio De Bonis 
[*A parte le televisioni, i quotidiani hanno dato ampio spazio alla sua scomparsa]