Ti lascio Lorenzo un sacco di parole E una montagna di sogni da realizzare Ti lascio una terra, l’unica Stanca di essere sfruttata Ti lascio però le nuvole e miliardi di stelle La compagnia sincera di un albero E tutte le albe e i tramonti Ti lascio un mare immenso da navigare Dentro il cuore di una donna Ti lascio la pioggia e il grano E ascolta il silenzio del bosco che sussurra Ti lascio tutto il tempo di una vita Che ti regala emozioni e gioie infinite Perdonami se ti lascio tanto debito pubblico Per le mie comodità e i privilegi Tutto il peso di fantasmi innocenti Che gridano dolore per le guerre vissute Ti lascio purtroppo gli arsenali di morte Che con l’odio abbiamo costruito Per la cupidigia di ricchi che governano il mondo Ti prego di non farti prendere Dalla violenza del potere ma coltiva Il dissenso e lotta sempre con la parola Ti lascio la mia fantasia in libertà E il pensiero che non possono imprigionare Ogni giorno tentano di catturarti la mente Tu puoi cambiare strada e il mondo Sfidare l’incognito con coraggio Non so se scollinando l’orizzonte Troverai dio, questo non potrò garantirtelo Ti lascio con quel segno di contatto Che oggi il virus ci ha negato Ci toccheremo ancora con l’abbraccio E saranno baci caldi e carezze infinite A colmare distanze e a far sbocciare il sorriso Ti lascio un sacco pesante di parole E una vita da costruire con i tuoi sogni Ti lascio questi versi sfusi impastati col vento e il lievito della speranza per il futuro Francesco Curto