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mercoledì 13 gennaio 2021

DE AMICITIA



Ho dovuto vincere molte resistenze per mettere in pagina queste due affettuose testimonianze. A volte gli amici esagerano per un eccesso di affetto, ma proprio in virtù di tale affetto si deve perdonare loro. È accaduto spesso anche a me. Ma gli auguri li ho davvero graditi, soprattutto in una situazione di pesante separazione come questa.  


Scrittore, poeta, drammaturgo, intellettuale raffinato e coltissimo, Angelo Gaccione taglia oggi il traguardo delle 70 primavere e lo fa sull’onda di un successo senza confini della sua ultima raccolta di versi e aforismi, “Spore”, recensita con entusiasmo dai principali quotidiani e riviste, finalista al Viareggio e con diversi premi all’attivo. La mia conoscenza personale con Angelo risale a circa quattro anni fa: nacque tutto casualmente, intermediario il comune amico e critico letterario Vincenzo Guarracino che mi indirizzò a lui per l’intervista su Carlo Cassola, in programma da tempo. Quello, almeno, era ciò che mi ero prefissato: in realtà la semplice conversazione sul disarmo e sull’amicizia che lo legò all’autore de “La ragazza di Bube” finì per “irrobustirsi” con circa 90 lettere dello scrittore toscano, gelosamente custodite da Angelo nella sua biblioteca milanese. Così finimmo per dar vita a quell’epistolario di cui ancora oggi si parla, magari con riferimento alle armi nucleari, tornate tristemente e prepotentemente di moda con vari appelli civili sul loro bando. Da allora, si era nel 2017, l’amicizia con Angelo si è rafforzata, ci ha visti insieme in diverse occasioni, non sono mancati viaggi all’insegna, va da sé, della cultura, con un occhio di riguardo al suo e al nostro Cassola che sovente ritorna nei discorsi. Come non citare, poi, “Odissea”, quella spumeggiante e fecondissima rivista nata nel 2003 e per dieci anni diffusa in versione cartacea prima di passare completamente al digitale, che è stata ed è tuttora una sorta di cenacolo virtuale per molti intellettuali italiani e internazionali di punta, una sorta di fucina per l’approfondimento di temi, argomentazioni, situazioni, accadimenti. Un mondo che è in continuo ampliamento e del quale, grazie alla generosità di Angelo, sono anch’io parte da un paio d’anni. A lui, appassionato promotore di cultura, instancabile e acuto osservatore della realtà, gli auguri più sinceri per un genetliaco che sia anche una sorta di felice presagio per scacciare le ombre di una pandemia che ci percuote da troppo tempo.
Federico Migliorati
 
Non è importante aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni” sosteneva la scienziata Rita Levi Montalcini: con questa frase, che Angelo Gaccione rende concreta ogni giorno, desidero rivolgere a lui i più sentiti auguri di un felice compleanno, allo scoccare di un’età che gli riserverà certamente nuovi allori, ulteriori successi, altrettante soddisfazioni. Ci siamo conosciuti da poco, ma la stima che ci lega è forte e sono certa non mancheranno prossime, speriamo vicine, occasioni di incontro per parlare di letteratura e cultura, così come già avviene con la rivista “Odissea” alla quale presto anch’io la mia firma con molto interesse. Tanta gioia, caro Angelo, e un affettuoso saluto a te e alla tua splendida famiglia: ti aspetto nuovamente nella mia Montichiari che già hai avuto modo di conoscere ed apprezzare.
Marzia Borzi