Maxi processo. Gli uomini e le donne
del disonore alla sbarra Quattrocento capi di
imputazione. Più di 300 imputati. Un esercito di avvocati. Un plotone di
giornalisti arrivati a Lametia Terme da mezzo mondo. Il maxi processo con
numeri da capogiro, che vedrà alternarsi davanti alla Corte una sessantina fra collaboratori
che hanno preso le distanze dai mafiosi e centinaia di testimoni, aprirà i
battenti in Calabria. “Quest’aula, - ha detto Nicola Gratteri,
procuratore capo di Catanzaro e coordinatore della maxi inchiesta - è un simbolo
di tecnologia e legalità: rispettosa delle normeanti-covid con
mille persone sedute a distanza di sicurezza ed ha la possibilità di fare 150
collegamenti video in diretta”, a dimostrazione che se si vuole, tutto si
può fare. La cosa sconcertante è che nessun Telegiornale, nessun grande
quotidiano, nessun politico (di ogni colore), abbia speso una sola parola di
sostegno su questo straordinario uomo e i suoi collaboratori, che si sono messi
al servizio del Paese e della giustizia. Facciamolo noi, diamo loro tutta la
solidarietà che meritano. Diffondiamo su tutti i Social, attraverso tutti i nostri
profili, sui nostri contatti WhatsApp questa frase: Io sto conGratteri
contro le mafie. “ODISSEA”