Per
le 10 vittime di amianto del Teatro alla Scala si attende vicinanza e
solidarietà dal presidente della Fondazione Teatro alla Scala, Giuseppe Sala, sindaco
di Milano. Smontati alcuni cavalli di battaglia della difesa. “Le
vittime, i 10 morti di amianto nel Teatro alla Scala, i loro familiari, i loro
rappresentanti, le associazioni e comitati, costituiti parti civili,attendono finalmenteuna presa di posizione di vicinanza e
solidarietà da parte dell'attuale presidente della Fondazione Teatro alla Scala
e cioèil sindaco Giuseppe Sala, che
non può restare silente di fronte alla tragedia che ha colpito i lavoratori e
gli artisti del teatro lirico più importante del nostro Paese e che continua a
mietere vittime”, è quanto hanno dichiarato, al termine dell'udienza odierna in
Tribunale a Milano, Fulvio Aurora, Medicina Democratica e AIEA, Associazione
Italiana Esposti Amianto, Michele Michelino, Comitato per la Difesa della
Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, Roberto d'Ambrosio Comitato
Ambiente e Salute del Teatro alla Scala, e Pierluigi Sostaro della CUB
Informazione e Spettacolo. Una
udienza deputata alle arringhe finali della parti civili, in cui si sono
alternati una decina di avvocati: ne è scaturito un quadro piuttosto
organicodi quanto accaduto in questo
che è uno dei più importanti teatri del mondo, ma l'unico di cui si abbia
notizia di una tale “strage” di lavoratori, tecnici, cantanti e musicisti,
causata dall'amianto presente in tutti gli ambienti e respirata per decenni non
solo da chi ci ha lavorato, ma anche dai frequentatori e dal pubblico ignaro:
tutto ampiamente documentato non soloconil dossier presentato un anno
fa dal Comitato Ambiente e Salute del Teatro alla Scala,con la denuncia di assenza di informazioni
sui rischi per la salute, la mancanza di dispositivi di protezione, condizioni
di lavoronon rispettose delle norme di
sicurezza, gravissimi ritardi nelle bonifiche, o realizzatesolo dopo le denuncedei lavoratori. “Sono stati messi dei paletti
di verità sulle conoscenze scientifiche maggiormente condivise - ha dichiarato Laura
Mara avvocato delle parti civili Medicina Democratica, AIEA e del Comitato per
la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio - per cui sono
venuti a cadere alcuni cavalli di battaglia della difesa”. Un esempio fra i
tanti: smontata la tesi sostenta dall'ingegnere di parte Giuseppe Nano, secondo
cui non era possibile dotare i lavoratori di maschere e respiratori contro le
polveri di amianto prima degli anni '90 del secolo scorso, in quanto non
esistevano. “Un falso - ha detto Laura Mara - come dimostrano i contributi del
prof. Lorenzo Tomatis, oncologo ed epidemiologo di fama internazionale,
direttore dello IARC per 12 anni, che attestano l'esistenza dei filtri HEPA fin
dagli anni '50, esistenza mai smentita da nessuno”! “Appaiono chiare-ha
sottolineato Michele Michelino- le evidenti responsabilità dei dirigenti e del
sovrintendente Carlo Fontana, che hanno omesso di informare i lavoratori e dare
mezzi di protezione individuali, esponendoli a gravi rischi per la salute, come
purtroppo è accaduto”. Ma, paradossalmente,questa“dimenticanza”
dell'ingegner Nano edaltre cruciali
questioni, per quanto enunciate, nella sua arringa,dall'avvocata Laura Mara, non state ammesse
negli atti processuali dal Tribunale.
“A questo punto - ha sottolineato Fulvio Aurora - ci aspettiamo che il
Tribunale di Milano, cambi registro efinalmente apra uno squarcio sulla linea fin qui tenuta e faccia
giustizia condannando i responsabili. Ci auguriamo che venga sventato il
pericolo che anche questo processo per morti di amianto venga sminuito,
minimizzato e si concluda con pene irrisorie, prescrizioni o peggio
assoluzioni, come quello per la Breda o quello per la strage di Viareggio”.
Per
informazioni: Carmìna
Conte 393 - 177616 Medicina
Democratica e Associazione Italiana Esposti Amianto: Fulvio
Aurora 339 - 2516050 Comitato
Ambiente e Salute del Teatro alla Scala: Roberto
d'Ambrosio 347 - 3656006 CUB
Informazione e Spettacolo: Pierluigi
Sostaro 328 - 6438556 Comitato
per la difesa della Salute nei luoghi di lavoro e nel territorio: Michele Michelino 3357850799 club.scala@gmail.com ambientesalutedelteatroscala@gmail.com