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sabato 9 gennaio 2021

PER LOI

Franco Loi con un giovane estimatore
nella sua casa di Viale Misurata
(Foto: Livia Corona) archivio Odissea

Tante le manifestazioni di cordoglio e i messaggi arrivati a “Odissea” dopo la lettura della nota sulla sua scomparsa. Qui ne segnaliamo alcuni.
 
Quando andavo a casa sua a portare “Odissea”, mi faceva sedere e mi raccontava la sua vita. Avevamo entrambi problemi agli occhi e ci scambiavamo le informazioni. Il suo grande desiderio era comunicare ai ragazzi nelle scuole il suo amore per la poesia, per la vita semplice ma dura dei tempi di guerra; parlare di poesia e di solidarietà. Era mite ma anche orgoglioso.
Livia Corona - Milano
  
Il tempo sgretola anche la roccia, ma il poeta che sapeva di tanti altri mondi, lì lo troveremo tutte le volte che lo vorremo.
Francesco Saverio Lanza - Milano
 
Ho avuto modo di conoscerlo appena. È stato a Perugia una volta a leggere i suoi versi per strada. Precisamente sotto Maestà delle Volte. L’evento era stato sponsorizzato dalla Telecom, se non ricordo male, e dal Comune.
Francesco Curto - Perugia
 
Caro Angelo, 
ho conosciuto poco Franco Loi, ma mi sono subito affezionato a lui, non solo per le sue poesie, ma anche per il suo modo di essere, così capace di empatia, di “intelligenza primaria”. Grazie, dunque, del tuo bellissimo ricordo.
Gabriele Scaramuzza - Milano
 
Mi aggiungo all’apprezzamento per il bel ricordo di Loi. Conoscendo ed apprezzando le sue poesie posso dire di averlo conosciuto anche se non l’ho mai incontrato.
Marco Vitale - Milano
 
L’articolo su Franco Loi mi ha colpito. Erano bei tempi, quelli, dove i poeti erano comunità. Anch’io l’ho conosciuto piuttosto bene. Mi ha regalato anche una recensione a una mia raccolta su ‘Il Sole 24ore’. Poi, ci siamo persi di vista. Amo la sua poesia, vicina all’essenza milanese (di quella Milano), ma anche improvvisa, filosofica, onirica, che la rende vivibile ogni volta che apri il libro. Ho frequentato la Comuna Baires, la Fondazione Corrente - conoscevo Treccani - la Palazzina Liberty di Dario Fo, dove venne anche il Living Theatre! Smetto, perché se ne è andato Loi, ma anche un tempo più ricco di ricerca, più umano e divino di questo. Grazie a te, che pubblichi queste cose. Non credo valga la pena di pubblicare queste poche righe, perché è solo un personale ricordo, non ben definito e strutturato. Ciao,
Claudia Azzola - Milano