oggi mi giungono notizie preoccupanti. In primo luogo,
un nuovo rapporto da parte di Ian Dunlop, presidente del Breakthrough Centre
for National Climate Restoration, Australia, nel quale, tra le molte altre cose
risulta che "L'attuale riscaldamento globale, vale a dire l'aumento della
temperatura media al suolo dall'era preindustriale (fine XVIII secolo) di 1,3
gradi centigradi nel 2020, è già pericoloso. Due gradi sarebbero estremamente
pericolosi, tre gradi sarebbero catastrofici". Da tenere presente ciò a
integrazione dello "Special Report" del 2018 da parte dello Ipcc
(Gruppo di lavoro intergovernativo sul cambiamento climatico, legato all'Onu). Qui
sotto inoltro un messaggio inviatomi da persona impegnata sul fronte
ambientale. Come potete vedere qualcosa si muove. Un giudice tedesco condanna
un professore universitario impegnato a negare l'effetto nocivo per la salute
umana dell'inquinamento elettromagnetico. Questo in Germania. Vediamo cosa
succede in Italia. Naturalmente senza movimento di denuncia e di lotta non
succede niente. A fronte di potentissime lobby e di potenti gestori telefonici,
multinazionali dell'elettronica di consumo ecc. [Giorgio Riolo]
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NEGAZIONISTI
Brema.“Il 5G non causa cancro”: tribunale tedesco condanna professore
negazionista. Sei mesi di galera se si nega l’evidenza del danno. Clamorosa notizia dalla Germania. La Corte d’Appello del Tribunale
regionale superiore anseatico di Brema ha condannato Alexander Lerchl,
professore di Biologia ed Etica della Scienza e della Tecnologia nella facoltà
di Scienze naturali e chimica dell’Università di Brema. Motivo? Da oltre un
decennio il docente continuava a negare sia il nesso causale dell’insorgenza
cancerogena che la possibile rottura del DNA dovuta all’esposizione cronica da
radiofrequenze onde non ionizzanti (le stesse del 5G e di tutti gli altri
standard wireless). Per questo è stato condannato: nella sentenza si legge
anche di una pena da 250.000 euro di multa o la reclusione fino a 6 mesi nel
caso di un’eventuale reiterazione del reato. Con questa storico ed inedito
pronunciamento, i giudici tedeschi hanno praticamente messo una pietra tombale
sul negazionismo del danno, spostando ora la questione della moratoria 5G dal
più blando Principio di Precauzione al più evidente Principio di Prevenzione,
considerato poi che gli studi del docente condannato risultano persino tra
quelli in esame dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle
Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP), l’ente privato con sede a Monaco, anche
questo negazionista, composto da membri già al centro di scandali per conflitti
d’interessi con l’industria, ma soprattutto nevralgico a livello
internazionale, visto che dall’ICNIRP dipende - a livello mondiale - l’asserita
non nocività di wireless e 5G nella riduzionistica teoria dei soli effetti
termici. Qualche giudice onesto in Germania è rimasto.