49
senatori americani scrivono a Biden per stigmatizzare la
deriva autoritaria della Turchia. Senato
degli Stati Uniti Washington
D.C. 20510 9
febbraio, 2021 Onorevole
Joseph R. Biden Presidente The
White House 1600
Pennsylvania Avenue Washington,
DC 20500 Egregio
Signor Presidente: Ci
congratuliamo con Lei per il suo insediamento quale Presidente degli Stati
Uniti d’America. Come candidato presidenziale Lei aveva parlato di rafforzare
le nostre alleanze e di promuovere la democrazia come difesa contro un flusso
crescente di autoritarismo. Condividiamo queste idee da tempo e con la
presente, in relazione all’attuale situazione dei diritti umani in Turchia, Le
vorremmo chiedere di indurre il governo turco a migliorare il suo preoccupante
andamento. Il
Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha condotto il paese lungo un cammino
sempre più autoritario. Ha sistematicamente emarginato l’opposizione interna,
ha silenziato o cooptato i canali mediatici più importanti, ha eliminato i
giudici indipendenti rimpiazzandoli con persone leali al suo partito e ha
imprigionato decine di giornalisti. Il Comitato per la Protezione dei
Giornalisti classifica la Turchia, per il numero di operatori dei media
imprigionati, solo dopo la Cina. Freedom House, nel suo Rapporto per il 2020
sulla Libertà nel Mondo ha classificato la Turchia come paese “Non Libero”
mentre il Dipartimento di Stato Americano nel suo Rapporto Paesi sui Diritti
Umani per il 2019 ha riportato: “sotto la legge ampia dell’antiterrorismo il
governo ha limitato i principi fondamentali di libertà e ha compromesso lo
Stato di diritto”. Inoltre
anche la politica estera del Presidente Erdogan è diventata più belligerante e
combattiva nel tempo. Negli ultimi anni ha spavaldamente attaccato i Curdi che
sono appoggiati dagli Stati Uniti e che combattono l’ISIS in Syria. Ha
acquistato sistemi di difesa antiaerea russi malgrado gli avvertimenti che tali
sistemi non erano compatibili con le tecnologie americane ed ha incoraggiato l’Azerbaijan
ad usare violenza per risolvere controversie territoriali con l’Armenia. Il
Presidente Erdogan ha inoltre cercato di esercitare pressioni sugli Stati Uniti
e su altri paesi per estradare cittadini turchi ai quali dà la colpa per il
fallito colpo di stato del 2016. Il Governo Erdogan ha tentato di mettere a
tacere i suoi oppositori negli Stati Uniti, quali Enes Kanter, un giocatore NBA
e difensore dei diritti umani, perseguitando la sua famiglia in Turchia e ha
segnalato il suo nome con un avviso rosso dell’Interpol. La
Turchia rimane un alleato importante in una significativa regione del mondo ed
è proprio per questa ragione che Le stiamo scrivendo oggi. È nostra opinione
che gli Stati Uniti devono aspettarsi dagli alleati e dai partner elevati livelli
di comportamento e devono parlare chiaramente con loro di questioni inerenti ai
diritti umani e alla regressione dei modelli democratici. La preghiamo di
invitare il Presidente Erdogan e la sua amministrazione di porre fine
immediatamente alla repressione nei confronti del dissenso interno ed estero,
di liberare i prigionieri politici e i prigionieri di coscienza e di invertire
il corso autoritario attuale. L’America
vanta una tradizione bipartisan che promuove i diritti umani e i principi
democratici. Crediamo profondamente che questa importante tradizione debba
continuare e siamo pronti ad assistere la Sua amministrazione su questi
importanti temi. Cordiali
saluti. Ron
Wyden Charles
E. Schumer [Il
documento completo con tutti i nomi e le firme autografe dei
senatori, è custodito presso l’archivio di “Odissea”] Trad.
italiana Anna Maria Villa