Caro
Angelo, vero quello che scrivi, ma i grandi finanzieri della terra così
vogliono. In Cina, anni fa, hanno allagato centinaia di villaggi e costruito
enormi bacini di acqua per la produzione di energia elettrica. Lo scopo
era ecologico, diminuire l’uso del carbone, molto inquinante. Ma i danni
furono numerosi. Centinaia di migliaia di contadini furono costretti ad
abbandonare la loro terra, da cui traevano quel poco che bastava loro,
persero i loro amici e conoscenti e dovettero migrare altrove. Molti si
avvicinarono alle megalopoli, ma pochi ebbero vantaggi. La maggior parte finì
nelle periferie o baraccopoli, rosicchiando quel poco che si poteva dalla
ricca città preclusa. Danni provocati all’ecosistema, cedimento di alcune
dighe e altri villaggi distrutti, fiumi deviati dal loro percorso naturale,
costante pericolo per alcune dighe (vedi La diga delle Tre Gole). In nome del
‘progresso’ costruiscono grattacieli alti, sempre più alti, come simbolo
fallico del Potere. Così ovunque. La
produzione deve aumentare, i lavoratori devono ‘lavorare’ a costi inferiori
rispetto ai lavoratori europei, con scarse protezioni sociali. Gli scioperi
sono ora tollerati ma strettamente monitorati dal Sistema. Famose marche mondiali
hanno trasferito in Cina la produzione dei loro articoli. L’Italia da
tempo ha raggiunto accordi ‘amichevoli’ (di amicizia esclusivamente monetaria).
Ricordate la nave con decine e decine di imprenditori italiani pronti a
trasferire le loro fabbriche in Cina? L’Italia ha pure spalancato le proprie
porte, dando vantaggi fiscali, ecc. Risultati? Un esempio: Prato, la bella
città italiana conosciuta in tutto il mondo per la fabbricazione di tessuti.
Ora la produzione è solo cinese, lavoratori cinesi sfruttati e lavoratori italiani
disoccupati, mentre le Grandi Firme ne traggono profitto. Il nostro
governo ha sbandierato come grande successo la via della seta! Esiste ancora la
democrazia? [Livia
Corona]