Basta con la logica del profitto anche sul Covid. In una realtà globalizzata,
in cui tutto ciò che succede in una parte qualsiasi della terra ha
immediatamente ripercussione in ogni altra parte, riesce difficile dover
costatare che una pandemia, come quella che stiamo drammaticamente vivendo
ormai da oltre un anno e che ha messo in ginocchio l’intera umanità con milioni
di morti, non abbia fatto scattare meccanismi di difesa altrettanto
globalizzati e liberi da assurde pastoie di brevetti, interessi di case
farmaceutiche e arroccamenti nazionalistici, senza soppesare che se il virus
non verrà eradicato al più presto in tutti i continenti, specie quelli più
poveri, diventerà letale per tutta l’umanità. Se tutto questo è
paurosamente vero, come lo è, come mai allora la classe politica delle varie
potenze che dominano il mondo, da quella americana a quella cinese, da quella
russa a quella africana, indiana, araba israeliana, compresa la nostra vecchia
Europa, non ha posto ancora in essere l’idea di impegnare tutti i laboratori
del mondo nella produzione dei vaccini, andando al di là di ogni logica di
profitto; qualcuno sicuramente obietterà che il capitalismo imperante, anche
nella produzione del vaccino, è mosso dalla logica del profitto. Ma si fa
presto a rispondere che questa volta ci si trova di fronte ad un nemico, il Covid,
che non perdona, che non è il solito virus dell’influenza stagionale: gli
addetti ai lavori, infatti, ci dicono che questa è una di quelle pestilenze
kiliastiche, destinate a lasciare profonde ferite nella memoria dell’uomo se
non riusciremo ad averne la meglio con uno sforzo titanico in ogni latitudine. Da qui, ripeto, tutta la
mia incredulità di fronte alla classe dirigente di ogni Nazione e Stato, classe
dirigente che, invece di dialogare da vicino e da remoto su come organizzare
una produzione mondiale di vaccini, contro un nemico implacabile, ancora perde
tempo a discutere sul sesso degli angeli, sui ‘diritti’ di questa o quell’altra
industria farmaceutica a produrre l’unico possibile argine alle centinaia,
migliaia, milioni di persone che ogni giorno vengono sottratti alla vita. A questo punto mi
meraviglia parimenti anche il fatto che il nostro grande Pontefice e tutte le
altre grandi guide religiose, che guidano i popoli sulla via della salvezza
celeste, non facciano sentire alta la loro voce invocando il superamento
immediato di questa logica perversa del profitto in nome della sopravvivenza
dell’umanità. Transeat per la logica del
profitto con la produzione delle armi, con le guerre coloniali, con la
distruzione di intere foreste, con l’accaparramento del petrolio e delle altre
ricchezze di interi continenti, con lo sfruttamento e la schiavitù di interi
popoli, propagandati dalla stupida ideologia dei sovranisti, con lo sviluppo ad
ogni costo dei consumi e della produzione di merci, come teorizzano quasi tutti
gli economisti d’assalto, ma dinnanzi ad una pestilenza che minaccia di
azzerare la stessa sopravvivenza dell’uomo, vogliamo utilizzare il vaccino, che
è frutto dell’intelligenza dell’intera umanità, per salvarci, o vogliamo
rimanere vittime dell’intelligenza volpina, governata da questa logica del
profitto? Io credo che nessuno abbia il diritto di imporre tutto questo.