Nemmeno in questo periodo
di profonda crisi economica, sanitaria e sociale, in cui versa tutto il nostro
territorio, si assiste alla benché minima iniziativa effettiva: non una presa
di posizione da parte dei Sindacati, ridotti ormai ad enti di assistenzialismo
spicciolo; non un tentativo di organizzarsi da parte delle diverse
Amministrazioni viciniori per un’azione comune verso la Regione inadempiente e
verso Governi completamente assenti; non una parola da parte dei giovani
privati di tutto: Università e scuole pressoché chiuse, mancanza totale di
lavoro; niente di niente, tutto tace, tutto langue in una specie di deliquio,
indotto non solo dal Covid ma anche da una specie di apatia, di silenzio e di acquiescenza
al quotidiano, comunque esso si presenti; anche la morte di centinaia di
persone ogni giorno viene vissuta in modo inerme, con telegiornali che ripetono
le medesime notizie come cantilene ormai insopportabili. Il tutto attraverso
l’avvicendamento di Governi che si fanno e disfanno in misture di maggioranze
strane, nuove, inusitate, che di volta in volta vengono presentate e commentate
da una pletora di ‘esperti e sacerdoti’ della politica, che ben poco ha a che
fare con i bisogni primari della gente. Insomma, c’è in giro una
stanchezza che prende alla gola e minaccia di strozzare sul nascere ogni conato
di risveglio e ritorno alla vita, fatta invece di identità e di sana volontà di
riappropriarsi della propria storia. E così, senza muovere ciglia,
si assiste al crollo di ponti, si minacciano addirittura povere vittime della
pazzia nazifascista, si specula sui vaccini, sulle mascherine, si chiudono
ospedali, e si assiste, anche in casa nostra, allo sfruttamento e alla morte di
migliaia di poveri cristi, colpevoli solo di essere stranieri e di volere
sfuggire alla schiavitù più feroce da parte di potenti aguzzini, cui noi
vendiamo armi e strumenti di sterminio. Tutto questo ci dice una
sola cosa, terribile ma maledettamente vera, stiamo diventando insensibili a
tutto, pronti ad accogliere tutto ciò che non ci procura fastidio e ci diverte,
tutto ciò che si presenta gratuito: ma nella vita di ognuno e dei popoli interi
c’è davvero qualcosa di gratuito? Io credo di no, perché dagli affetti più intimi
all’amicizia, dalla generosità al riscatto dalla miseria morale e materiale si
esce protagonista solo con il sacrificio e l’impegno continuo dall’inizio alla
fine della propria esistenza. E allora cerchiamo di
muoverci, di non dormire, di non accettare supinamente e acriticamente tutto
ciò che ci viene propinato gratuitamente, perché il gratuito è inevitabilmente
una truffa in quanto include sempre l’assenza del nostro agire, del nostro
intervento e ci rende servi; non è mai sprecato ricordare che ‘il sonno della
ragione genera mostri’, come qualche filosofo, pure dimenticato, disse.