La
pietà è il nervo della nostra umanità. Il ritrovo dei resti di una persona
vissuta più di diecimila anni fa il cui femore spezzato era guarito, vuol dire
che questa persona era stata accudita e curata. Ecco dove comincia la nostra
civiltà e dove la pietà entra nella nostra umanità. Quando oggi si contano i
morti con cifre approssimate o si nascondono, come pure accade, per ragioni
meschine, oppure si viene a sapere di vecchi e disabili che, invece di essere assistiti
e curati vengono malmenati, si rimane smarriti. Per fortuna accanto a queste
pratiche disumane c’è la grande umanità di tanti medici, infermieri e badanti
che ogni giorno riannodano il filo con chi ha curato il nostro antenato più di
diecimila anni orsono. Francesco
Saverio Lanza