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venerdì 28 maggio 2021

CAVILLI E AZZECCAGARBUGLI
di Vincenzo Rizzuto


La democrazia è la giustificazione legale
della disuguaglianza”
.
Angelo Gaccione
 
 
Se il vitalizio è pensione, che se ne dia allora a tutti una e una sola!
 
A proposito della estenuante diatriba sul ripristino del vitalizio ai condannati, che vede la Destra a capo della solita difesa d’ufficio, fondata sugli infiniti cavilli delle nostre leggi che dicono e disdicono tutto nello stesso momento, non si capisce perché si continua ad erogare a senatori, deputati e innumerevoli consiglieri regionali vitalizio e pensione; è questo un vero e proprio abuso illegittimo in barba ai medesimi ‘cavilli’, un aggravio per le casse dello Stato che da tempo navigano sull’orlo della bancarotta.
Noi crediamo che sia finalmente venuta l’ora di fare un po’ di pulizia di tanta ingiustizia sociale, diventata ancora più intollerabile oggi, in tempi di vacche magre e di virus che hanno sfinito ogni residua capacità di sopportazione di ulteriori sacrifici da parte dei più deboli. Sì, non se ne può più di subire angherie e colpi di mano da parte di certa classe politica che, dimentica del grido di dolore che si leva da ogni parte intorno ad essa, imperterrita si arrocca nel suo guscio arraffando sempre di più per mantenere privilegi feudali che nemmeno Carlo V si sognava di avere, il povero imperatore poteva contare allora solo su di un po’ si selvaggina e qualche altra piccola prelibatezza!



Ma allora se questi privilegi sono illegittimi, come universalmente si ritiene, perché la Corte dei conti e l’INPS non prendono provvedimento una volta per sempre, anche alla luce di quelle stesse leggi cavillose di cui si sono sempre serviti copiosamente i vari ‘principi del foro’. Capisco che nell’economia generale di una nazione tutto questo è come una goccia in un mare magnum, ma ormai la cosa non viene più tollerata a livello di opinione pubblica perché emana un puzzo nauseante, e perciò non può più essere tollerato sul piano del costume.