IL CONCRETO DEL LIBRO DI SOGNI
di
Franco Astengo
Max H. Sauvage
"Party" 2012
La
ragioneria dello Stato ha bocciato la richiesta del Ministero dell’Istruzione
relativa all’assunzione (a tempo determinato) di 250 presunti “esperti” che
avrebbero dovuto lavorare all’attuazione dei progetti legati al Recovery Plan.
Si
pone in tutta evidenza la necessità di proporre una riflessione di fondo non
tanto e non solo al riguardo della cosiddetta “governance” addetta alla
concretizzazione dei progetti avanzati dal Governo verso l’Unione Europea.
La
riflessione deve riguardare anche e soprattutto alcuni temi sui quali porre
l’attenzione delle forze politiche e dell’opinione pubblica:
1). La semplificazione. È
necessario ricordare come tutta una serie di provvedimenti nel senso
dell’intervento sull’esercizio delle proprie funzioni da parte
dell’Amministrazione Pubblica abbiano avuto origine da situazioni ben precise
riguardanti l’estensione della “questione morale” al centro come in periferia
(”questione morale” che non si è certo risolta separando politica da
amministrazione). È bene ricordare che intere parti del Paese soffrono di una
invadente presenza da parte di una criminalità organizzata ben inserita nei
gangli dell’economia dei settori fondamentali;
2). La competenza. Tenuto
ben presente che la concretizzazione della progettualità che sarà espressa
attraverso il Recovery dovrà riferirsi all’insieme del territorio con un ruolo
decisivo da svolgere parte dei livelli decentrati di governo (in questo senso
si rilevano elementi molto significativi di criticità, se pensiamo al rapporto
Stato/Regioni e Regioni/Comuni) sarà necessario porre sul piano
centro/periferia il tema dell’adeguatezza della strumentazione e delle
professionalità su cui dovrà poggiare la Pubblica Amministrazione al fine di
ottenere risultati adeguati. Nell’ambito delle esigenze di alta professionalità
deve essere inclusa anche la capacità di interlocuzione di co-decisionalità con
le strutture dell’Unione Europea, così come si dovrà ben tener conto dei guasti
provocati dalla regionalizzazione sanitaria e del deficit di presenza
territoriale nello stesso settore;
3). La programmazione. A
questo proposito il quadro storicamente determinato nel nostro Paese è
deficitario. L’attuale stesura del documento del Recovery lascia in sospeso
modi e tempi di attuazione di progetti che, in quella sede risultano appena
tratteggiati. Ancora una volta Stato, Regioni, Enti Locali sono chiamati a
concorrere nel definire una programmazione di settore tale da non lasciare
spazio all’improvvisazione o peggio al far rispondere le soluzioni a mere
esigenze propagandistiche o al limite della regolarità;
4). La realtà delle forze a
disposizione. La pubblica amministrazione ha subito nel corso degli anni un
pesante assalto nella sua struttura portante a causa della continua richiesta
di contenimento numerico e qualitativo del personale. È evidente che questo
tipo di situazione dovrà essere affrontata. Quando si parla di pubblica
amministrazione si deve intenderla in senso lato, compresa ad esempio
l’Università che da molto tempo si trova in una situazione di forte difficoltà
nel tirar fuori, principalmente in questo stato di cose assolutamente
straordinario, competenze adeguate alle logiche dell’oggi e del futuro;
5). La democrazia. Nelle decisionalità
e nell’assunzione di un orientamento complessivo dovranno essere posti in primo
piano gli elementi della democrazia rappresentativa, del ruolo delle
istituzioni, della funzione dei corpi intermedi, del debito pubblico. Il
modello dei “Commissari” non potrà risultare esemplificativo di una definizione
corrente di “governance”. La funzione di indirizzo e governo di questa delicata
situazione avrà bisogno di piena armonia, prima di tutto con il dettato
Costituzionale, senza sospensioni di intervento, controllo, inchiesta da parte
della struttura pubblica, in un quadro normativo che insista comunque sulla
regia, la funzionalità, la verifica da parte della pubblica amministrazione.
Max H. Sauvage "Party" 2012 |