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domenica 2 maggio 2021

LEGGO PERCHÉ…
di Angelo Gaccione

 
L’articolo di Carmine Scavello pubblicato venerdì 30 aprile sulla prima pagina di “Odissea”, mi ha fatto ricordare di questa specie di manifesto che avevo scritto diversi anni fa. Diffuso in vari modi e in vari ambiti, lo era stato anche sotto forma di manifesto cartaceo e come tale fatto anche circolare.
 
La Giornata Mondiale del libro
 
Se leggi perché è la Giornata Mondiale del libro, e dunque ti è stato imposto da chi lo ha deciso per te, sei un pessimo lettore e un uomo (o donna) senza carattere e spina dorsale.
 
Se leggi perché lo hanno deciso i festival, le fiere, i premi letterari, o altri baracconi pubblicitari, che considerano i libri alla stessa stregua di una merce qualsiasi, sei un lettore pessimo e sei vittima della società dello spettacolo e di Carosello.
 
Se leggi i best-seller e quelli strombazzati dai giornali e dai rotocalchi, sei un pessimo lettore e non hai capacità di scelta.
 
Se leggi senza oculatezza, fai torto ai libri buoni. Ricordati che un buon libro spesso non ha padrini.
 
Ricorda che i libri di squalità, sommergono quelli di qualità, dunque devi diffidarne e tenertene alla larga. Se leggi questo genere di libri la tua lettura è inutile e non ne ricaverai alcunché.
 
Leggi ricordando sempre che chi scrive non è mai al di sopra delle parti; che è un uomo schierato, cioè sta da una parte, soprattutto quanti sostengono di non stare da nessuna parte. Dunque sta a te scegliere da che parte stare: se con i poteri o contro di essi; con chi si ribella o con gli oppressori.
 
Leggi ricordando che un libro deve essere la quintessenza del suo autore. Come Vittorio Alfieri devi avere in mente che fra autore e libro deve esserci coerenza etica, altrimenti il suo libro è falso.
 
Se chi scrive è moralmente indegno, anche il suo libro ne risentirà, per importante che sia. Si può perdonare a un libro di essere eticamente indegno, ma mai al suo autore.
 
Leggi libri pericolosi, liberi, esigenti, ricchi di senso, solo da questi imparerai e ti apriranno la mente. Sono pochi, ma ci sono, sta a noi cercarli fra la massa di spazzatura che invade il mercato.
 
E ricorda soprattutto che si legge per non dimenticare la barbarie; per sforzarci di cambiare noi stessi e il mondo; per porre “un argine al male”. E questo costa fatica, come la libertà.