LUTTI NOSTRI
di
Jole Garuti
Emilia Cestelli Dalla Chiesa
Foto: Pierpaolo Farina
La
scomparsa di Emilia Cestelli, moglie di Nando Dalla Chiesa, come tutte le morti
che pesano, è una perdita immensa non solo per gli affetti più stretti:
congiunti, familiari, amici veri, ma lo è per tutti noi e per quel pezzo di
società che non si è mai arresa all’illegalità, alla violenza gratuita e
criminale, alle mafie e ai corrotti e corruttori di ogni risma. Nel suo ricordo
il mònito e l’impegno di non desistere, noi che ci avviamo verso una stagione
di vita sempre più tarda, e di raccogliere il testimone le generazioni nuove
perché la comune aspirazione per una società più solidale e più giusta, non
interrompa il suo cammino. [A. G.]
Emilia
Cestelli Dalla Chiesa ci ha lasciati il 19 maggio, nel periodo in cui Milano e l’Italia
tutta vibrano e si commuovono nel ricordo della strage di Capaci. I ricordi di
Emilia si affollano ora alla mente di chi ha avuto la fortuna di conoscerla, ce
la rendono viva e appassionata come sempre.
Io
ho avuto la fortuna di conoscerla ai tempi del Circolo Società Civile. Stava
sempre in disparte, silenziosa ma fiera di far parte di quel gruppo fatto nascere
da Nando, suo marito, con obiettivi chiari di impegno contro la corruzione e la
mafia. Una sera, durante un’assemblea ribollente, mentre si discuteva la
volontà disgregatrice di alcuni giovani che volevano imporre che il Circolo
assumesse posizioni politiche precise – cosa che lo Statuto proibiva – Emilia
sorprese tutti prendendo la parola e affermando con parole energiche che lo
Statuto non si poteva violare né modificare.
Nessuno
osò contraddirla e la mozione scissionista non passò.
Non
si può che convenire con quanto scritto da Gianni Barbacetto su ‘Il Fatto Quotidiano:
“Ci mancherà la sua presenza leggera, discreta, delicata, sorridente”.
Soprattutto
ci mancherà il suo sorriso dolce e consapevole, da cui traspariva la volontà di
imprimere una svolta alla società di cui era parte. Ha inventato mille
attività, circoli, giornali, case editrici, festival letterari e musicali,
trovando sempre amici e sostenitori.
Oggi,
per sentirla vicina, basta guardare il cielo. Nando, il ‘professore’ come lo
chiamava sempre lei, che in casa era per tutti Emù, dice che ‘la biondina’ si è
trasformata in una stella. Bisogna saperla trovare fra tutte le stelle che
brillano lassù.
Emilia Cestelli Dalla Chiesa Foto: Pierpaolo Farina |