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mercoledì 12 maggio 2021

SUL TERRORISMO


Vinicio Verzieri
Il nodo e la purezza
 
Credo che Astengo abbia ragione ampiamente per quanto riguarda il terrorismo nero, ma per quel che riguarda le Br e il cosiddetto terrorismo di sinistra a mio avviso bisogna essere meno reticenti, meno indulgenti e riconoscere che a sinistra, ancora adesso, si è sottovalutato un po' troppo il fenomeno, si è stati sovente troppo indulgenti e, soprattutto, non se ne è riconosciuta la gravità, lo spessore dell'errore politico. C'è e c'era troppa reticenza a sinistra. E troppo poca autocritica. Ancor oggi desidereremmo moltissimo che almeno qualcuno degli ex-brigatisti mostrasse pubblicamente un sincero pentimento, dicesse apertamente di aver sbagliato di brutto e mostrasse sincero dolore e pietà per le vittime e per i familiari delle vittime, per le spaventose sofferenze provocate, per le vite distrutte e rovinate per lunghi decenni. Troppi ex-lottatori armati sono supponenti ancor oggi. Nel 1977, invece, Herbert Marcuse aveva già compreso perfettamente che la "lotta armata" della Rote Armee Fraktion e simili era un disastro da ogni punto di vista, anche da un punto di vista rivoluzionario, perché, stante il rapporto mezzi-fini così come era concepito e praticato dai brigatisti, veniva pervertito e distorto lo stesso fine rivoluzionario. Non si può infatti infatti ammazzare le persone come mosche dicendo che sono servi del capitale (quando invece molto spesso erano dei proletari in divisa, lavoratori con bassi stipendi o magistrati e sindacalisti del tutto rispettabili) e mantenere intatto un genuino fine socialista. In questo modo si diventa soltanto disumani, con grande ipocrisia e una copertura ideologico-politica di comodo. Non so se Franco Astengo sia d'accordo con me su queste cose; egli comunque resta per me e per tutti noi un interlocutore stimabilissimo, acuto e assai stimolante.
Franco Toscani