Attenzione agli errori di sempre! Da vecchio lupo di
montagna, che non ha saputo mai navigare bene nelle acque torbide del mare
magnum della politica, oggi, forse ancora ingenuamente, mi chiedo incredulo
come si faccia a votare in Italia per una destra illiberale, senza identità,
sfornita di qualsivoglia credibilità di fronte ai grandi, gravi problemi che la
società deve affrontare per uscire da una crisi strutturale che investe ogni
aspetto della convivenza civile. Certo mi si obietterà che la sinistra con
tutte le sue eterne contraddizioni e sfaccettature non ha offerto e non offre un
esempio rassicurante, ma almeno essa non ha mai smesso di essere attraversata
da messaggi e aspettative di rinnovamento provenienti dalle grandi masse
popolari cui la destra guarda con sospetto e disprezzo. Un disprezzo e un
sospetto, quello di questa destra, che si traducono strada facendo in politiche
di fuga dagli obblighi fiscali, di mercificazione del lavoro fino alle estreme
conseguenze, di non riconoscimento dei fondamentali diritti umani alla
sopravvivenza e alla libertà dalla schiavitù, di corsa agli armamenti e alla
logica della guerra per difendere privilegi del più forte, di continua
corruzione generalizzata di tutte le istituzioni per farne strumento di
arricchimento illecito: da qui la distruzione di ogni bene pubblico come la
sanità, l’acqua, i trasporti, il territorio, le spiagge, i mari, per non
parlare delle fonti energetiche, i cui monopoli hanno scatenato e scatenano
guerre e distruzioni di interi popoli, che vengono privati di tutto e si mettono
in moto come poveri cristi in diaspore cicliche alla ricerca di improbabile
salvezza. E allora da vecchio lupo,
che ha sempre abbaiato al vento, mi chiedo sconsolato, dopo avere naturalmente
rivolto infinite critiche alla sinistra inadeguata e sorda alle grida di dolore
che si levano da ogni parte, come si fa, soprattutto da parte dei giovani, ad
andare dietro a stregoni leghisti e maghi neofascisti, camuffati da teneri
agnelli che belano annunciando paradisi fiscali in cui nessuno pagherà tasse e
balzelli, campagne coltivate da schiavi che, imbottiti di droghe, lavorano
gratuitamente dall’alba al tramonto, grandi baccanali in cui nessuno sarà
tenuto a portare la mascherina anti-Covid, piazze completamente festose e
libere da qualsiasi fastidiosa manifestazione sindacale, così come aveva fatto
per vent’anni il Duce, che risolveva ogni controversia a suon di manganellate,
e l’economia ‘autarchica’ con le ridicole e rovinose guerre coloniali. E soprattutto ai giovani
mi piace ricordare che anche un certo ‘Cavaliere della tavola rotonda’, con
altre maggioranze bulgare, ha governato per un altro ventennio il ‘paese delle
cicale’ senza risolvere alcun problema, ma guadagnandosi il solo merito di
avere allevato e formato una classe di buffoni, addestrati nell’arte di sottrarsi
ad ogni norma del vivere civile, pronta ad accusare, quando presa con le mani
nel sacco, intere schiere di magistrati di essere al servizio di fantomatici
‘comunisti’. Allora lasciatemi ancora
abbaiare al vento per gridare non solo ai buffoni di sempre che non se ne può
più del loro populismo, governato di acritico pressapochismo, ma per ricordare
anche che se i mistificatori hanno la meglio, la colpa è anche di chi fa finta
di non vedere e non sentire l’urgenza di liquidare politiche di
‘trasversalismo’ compromissorio, in cui i sovrani interessi pubblici vengono
barattati e confusi con quelli privati, come, per esempio, è accaduto con la
sanità, la cui liquidazione ha contribuito a provocare migliaia e migliaia di
morti soprattutto fra la povera gente con l’arrivo del covid. Attenti quindi,
cari amici, gli errori si pagano sempre a caro prezzo!