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sabato 26 giugno 2021

PAZZO MONDO
di Paolo Vincenti

 
Si stanno diffondendo anche in Italia le chat anoressiche delle ragazzine che vogliono morire. Si tratta di ragazze di 13, 14, 15 anni. In pratica, una già in anoressia si presta a fare da personal coach ad un’altra che ci vuole entrare. La coach pro ana, come viene chiamata dagli studiosi, prende in affidamento la sua coetanea, che si vede brutta e grassa nei suoi 50 chili, e la conduce, attraverso un rigidissimo regime alimentare, a dimagrire, arrivando a pesare 38, 30, perfino 20 chili, fino alla morte. Terminato il suo compito, se nel frattempo non è defunta lei, ne prende in consegna un’altra e la motiva a dimagrire, la sprona a non guarire, la convince di aver fatto la scelta giusta e quella si avvia contenta all’autodistruzione.
A Napoli, è noto come le imprese funebri in mano alla Camorra si spartiscano gli utili e stazionino al Cardarelli e negli altri grandi ospedali della città, davanti alle camere mortuarie, in attesa dei defunti, dividendosi equamente i funerali. In Sicilia, si va anche oltre, e a Catania i malati vengono addirittura uccisi per essere consegnati alle pompe funebri in mano alla Mafia. Le cosche si affidano a infermieri e barellieri compiacenti i quali, quando si trovano nell’ambulanza che trasporta i malati gravi o terminali in ospedale o a casa, iniettano nelle loro vene dell’aria con un’ago-cannula per farli morire prima. Appena giunti i malati, ormai cadaveri, in seguito ad embolia gassosa, ecco l’impresa funebre, già pronta ad occuparsi delle esequie, dopo aver elargito una cospicua mancia al complice. 
A Sanremo, un giovane alcolizzato e tossicodipendente, stanco dei rifiuti della madre alle sue continue richieste di soldi, la picchia barbaramente e la mette persino al guinzaglio portandola in giro per la casa, sotto gli occhi esterrefatti degli altri famigliari.
La ludopatia è uno dei mali di questo Paese, la febbre dell’azzardo ha contagiato tutti. Addirittura nelle Marche c’è una cittadina nel Fermano, Porto San Giorgio, che detiene il record di 2700 euro a testa per un totale di 43 milioni all’anno in slot. L’azzardo è davvero una grande piaga, perché è intrecciato sempre con la malavita. Le grandi sale di bingo e slot sono gestite dalle organizzazioni criminali attraverso i piccoli imprenditori locali che ne fanno da testa di ponte e questi ritrovi sono spesso anche piazze di spaccio perché dove si creano concentrazioni di adolescenti, giovani e giovinastri persi dietro alla loro deriva, si annidano anche gli sciacalli che gli vendono la roba. Dunque un circolo vizioso, che porta solo danni a questa delirante e confusa società. È un pazzo mondo.