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domenica 25 luglio 2021

FORTE BELVEDERE E PRIVATI
di Francesco Pardi


Qualche motivo per non approvare la variante proposta
 per il complesso di Costa San Giorgio. 
 
Firenze. Un rilievo essenziale è stato espresso dai geologi. Le bancate arenacee del substrato hanno giacitura a franapoggio e immergono verso l'Arno. Il luogo ha subito franosità storica messa in evidenza anche da divieti granducali a costruire. Aprire in quel contesto l'enorme cavità ipogea immaginata per il parcheggio sotterraneo è scelta irresponsabile.
La vendita del bene pubblico a privati affinché ne facciano ciò che vogliono unicamente in vista del proprio guadagno è l'ennesima sconfitta nella difesa dei beni culturali comuni. L'alienazione è tutta a favore del privato, la collettività non riceve alcuna compensazione per il danno subito. Anzi sarà costretta ad assistere impotente allo snaturamento di un luogo urbano caratterizzato soprattutto dalla presenza umana rarefatta, dal riserbo e dal silenzio. Il progetto della teleferica che vorrebbe concedere al nuovo paradiso del capitale privato il godimento di un suo personale legame con il Forte Belvedere è più che scandaloso. Sorvola abusivamente il giardino di Boboli per offrire all'utente privato la scenografia di lusso stupefacente per irretire clienti danarosi alla ricerca di emozioni esclusive. Firenze ha già sperimentato i danni ormai irrimediabili del turismo mordi e fuggi e vuole ora assaggiare la tentazione del turismo per soli ricchi.
Non stupisce che le autorità politiche cittadine pratichino la più ipocrita negazione delle esigenze partecipative. La partecipazione, inutilmente formalizzata con legge regionale, va bene solo se è rigorosamente finta. Costruita ad hoc con interlocutori compiacenti, come i commensali manzoniani che si limitavano ad annuire.
Sotto questo profilo l'operazione Costa San Giorgio si iscrive nella stessa logica che guida lo smantellamento delle Alpi Apuane fino al consumo definitivo del suo patrimonio marmifero. La Regione Toscana con la retorica della sua incomparabile personalità storica, paesistica e culturale nasconde invece proprio la demolizione dei suoi caratteri originali.
 
Post Scriptum: se i soldi guadagnati con l'alienazione del bene pubblico saranno spesi con questa logica c'è da tremare.