Che luna! Urla il bambino verso il padre
mentre il cuore già sussulta: spontanea ed incipiente gioia. L'adulto non
rivolge che uno sguardo svogliato al satellite, perso tra mille pensieri,
infastidito. Non conosce più bellezza l'età della ragione ché il tempo si passa a
meditar vendette, a collezionare mostrine fasulle di potere, ad accumulare
ricchezze di carta straccia. Tutto è perduto senza un cuore che sa ancora
stupirsi. La luna è lassù, aperta ad un mondo ormai derelitto: e l'onda del nulla ci
annega. Federico Migliorati