Io ringrazio molto gli
organizzatori e l'invito a portare il mio modesto contributo. In realtà non ho
molto da dire sull'urbanistica perché sono fisico e non ne so nulla, ma mi
sembra importante osservare in generale che ormai siamo abituati a che tutto quello
che esiste viene messo a profitto, il territorio viene messo a profitto, i beni
culturali vengono messi a profitto, figurarsi pertanto la città e il territorio
urbano, e anche l'eredità storica: oggi importa trarre profitto da tutto.
Abbiamo sotto gli occhi la vicenda dei vaccini, su cui non mi dilungo, ma
sappiamo come il profitto domini sulla salute. Ormai vengono brevettati
addirittura i geni del codice genetico umano. Così tutto viene messo a profitto
in questa città, da tempo è in atto il sacco di questa città, i palazzinari
continuano a costruire ma il problema della casa rimane o si aggrava ancora di
più, le case popolari non vengono costruite perché non rendono a chi investe.
In questa fase drammatica di crisi climatica e ecologica il consumo di suolo,
lo stravolgimento del territorio, è uno dei fattori cruciali. Le città sono
sviluppate in modo abnorme, sempre secondo logiche di profitto, ovviamente
privato. Per contro, ad esempio, risulta che il regolamento edilizio di
Firenze, del quale come dicevo non sono affatto esperto, sembra vietare le
soluzioni energetiche innovative, rinnovabili, che oggi diventano più che mai
urgenti. Mi sembrano due aspetti speculari: eliminare la speculazione sul
patrimonio edilizio, storico e culturale, ed invece facilitare la conversione
ecologica. Siamo in una società di valori rovesciati rispetto quelli che noi
vorremmo e sarebbero giusti per la collettività. Le differenze sociali ed
economiche aumentano, i miliardari si sono arricchiti ulteriormente mentre la
fetta del 50 per cento a livello più basso della popolazione si impoverisce
sempre più, la disoccupazione e la povertà aumentano. Ritornando al problema
per il quale siamo riuniti in questa maratona oratoria, mi sembra evidente che
questa amministrazione comunale e questa amministrazione regionale siano
succubi degli interessi privati e predatori, e non abbiano non dico le capacità
ma la volontà necessaria per invertire le scelte. Ben vengano quindi le
opposizioni come quella a cui stiamo partecipando, continuiamo ad alzare la
voce. Sarebbe necessario riuscire ad entrare nelle scuole,
sensibilizzare e mobilitare gli studenti, perché sono i giovani quelli che nel
futuro potranno usufruire, o non usufruire, della città e delle sue risorse. È
vero che oggi molti giovani saranno a scuola, ma se ci sono qui degli
insegnanti, e credo che ce ne siano, è importante coinvolgerli, perché sono
convinto che solo coinvolgendo i giovani possiamo sperare di riuscire a
cambiare le cose e a rovesciare la situazione. [*fisico]
TURISMO PREDATORIO di Moreno Biagioni*
Il processo per trasformare
Firenze in una città vittima sempre più del turismo predatorio "usa e
getta" sta procedendo inesorabile ed è destinato a riprendere, nonostante
le affermazioni che "nulla sarà come prima", anche dopo la fine della
pandemia. Siccome però tutto ciò non è frutto del destino
"cinico e baro", ma di precise scelte politiche, è possibile fermare
tale processo. Occorre che l'altra Firenze, quella solidale,
attenta alla cura delle persone e dell'ambiente, fautrice di un turismo
consapevole e sostenibile, riesca a mettere insieme le sue molte esperienze ed
energie, portandole e facendole pesare all'interno del Palazzo, riuscendo a
bloccare gli interventi oltraggiosi come quello denunciato dal Manifesto
Boboli-Belvedere", difenda la città da chi vuole consumarla e distruggerla
in nome del profitto. Confido che l'azione oggi concretizzatasi nella
Maratona vada avanti, produca altre iniziative, porti davvero ad una svolta
nelle politiche cittadine. [*Rete Antirazzista]