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domenica 15 agosto 2021

VACANZA INTRACORPOREA
di Nicolino Longo
 


Per una vicina distensiva più sicura e        
gratuita vacanza
 
magari a terapia d’un’emicrania
alla “testa del femore o dell’ulna”
o cefalea alla “testa dell’omero o del radio”
 
senza consultare né medico né “atlante”
 
(con sola “borsa dello scroto” a tracolla
- o meglio “a tracosce” -
e “altre due sotto gli occhi”)
 
m’imbarcherò sul primo “scafoide” che trovo
e via in navigazione
 
non già per le “Maldive”
 
ma per le “Isole di Langerhans” in “pancreas”
(e altri “organi” turistici).
 
E bagni farò d’ “insulina”
ai caldi raggi del “plesso solare”
con scorpacciate di dolci  
alla faccia del “mellito”.
 
Di notte sotto la volta del “ganglio stellato”
mi scalderò accendendo falò
con “tronchi e rami  
di vena e arteria polmonari”.
 
Per acqua da bere
mi recherò con “calici renali” 
alla “cisterna del Pecquet”
o all’ “acquedotto del Silvio”.
 
Per carne al “mattatoio dei globuli rossi”.
Mentre per latte bambino tornerò
ai “seni mascellari e frontali”.
Raccoglierò frutta
dagli “alberi respiratorio e circolatorio”.
 
Assieme a “loro eminenze il tenar e l’ipotenar”
mi recherò ogni domenica a pregare
davanti all’ “osso sacro”.
 
Per ricordarti di me
ti scriverò la lettera mia più bella d’amore
sul “foglietto parietale della capsula di Bowmann”
o su “quello viscerale del pericardio”.
 
Per distendermi   
mi porrò in ascolto
di “radio” e “dischi intervertebrali” ogni giorno.
Oppure
delle belle e orecchiabili note delle
“trombe d’Eustachio”.
 
E tutto: alla faccia di tsunami
coronavirus e tour operators.