No alla vendita ai privati dell’edificio storico ex Comune di
Crescenzago, vincolato dalla Soprintendenza, sede delle sezioni Anpi,
Legambiente e della Storica Banda Musicale di Crescenzago. Apochi giorni
dalle elezioni comunali, in cui si parla di città del futuro, di verde e di
qualità della vita, ecco come la realtà sta facendo svegliare dai sogni non
pochi abitanti del Municipio 2. Sta infatti per essere aperta, in un ufficio
notarile di Milano, la busta che contiene l’offerta per la vendita a un privato
per oltre 700 mila euro dello storico Palazzo che in piazza Costantino a Milano
ospitava il Comune di Crescenzago, autonomo fino al 1923, e da tempi pure
storici sede delle sezioni di Anpi, Legambiente e della Banda musicale di
Crescenzago una delle due bande storiche rimaste in Lombardia. Il tutto con
buona pace della delibera del Consiglio Comunale di Milano (n.34/2015), che
aveva stabilito l’indisponibilità alla vendita del palazzo, per procedere alla
permuta con altro bene che non fosse di interesse storico e pubblico. Da tempo
le associazioni scrivevano all’assessore al bilancio Tasca e al sindaco Sala
affinché venisse rispettata e attuata la delibera, per poi apprendere, a fine
luglio, quando evidentemente anche gli impegni presi vanno in vacanza, che il
palazzo era all’asta. E pochi giorni fa si è saputo che ci sarebbe un compratore privato.
Anpi, Legambiente e la Banda Musicale di Crescenzago , non solo non vogliono
essere sfrattate, ma si sono da tempo proposte, assieme ad altre 7 associazioni
presenti da molti anni sul territorio, riunite in Casa Crescenzago
(associazione di associazioni) di gestite l’intero immobile come casa della
musica, della cultura e dell’impegno sociale, prefigurando anche un museo
locale sulla storia di Crescenzago, quartiere che, fra la Chiesa Rossae la Martesana, ha radici in età romana e
medievale, con un ruolo di primo piano nel Risorgimento e nella Resistenza. In questo mese di
settembre però, all’ombra dei manifesti elettorali, si sta per compiere un
doppio torto alla cittadinanza attiva e all’ambiente. Oltre alla vendita del
palazzo storico, che andrebbe a questo punto bloccata, l’altro è rappresentato
dalla cantierizzazione dell’area di Via Meucci per conto di Uniabita, aderente
alla Lega Coop Lombardia. Da anni con diverse manifestazioni e raccolte di
firme, le associazioni avevano chiesto al Comune di adibirla a verde
costituendo una piazza, richiesta votata a suo tempo anche dal Consiglio di
Zona (ora Municipio 2) e divenuta oggetto di un premiato progetto. Anche in questo
caso però l’alternativa della permuta si è persa per strada. “Ora, se qualcuno
ai vertici amministrativi non si ferma a pensare, invece di trattare noi
associazioni storiche come sudditi, si procureranno danni considerevoli al
quartiere”, dice Giuseppe Natale, presidente dell’Anpi Crescenzago responsabile
legale di Casa Crescenzago. “Il carico urbanistico non può sopportare altre
costruzioni.Si manderà completamente in
tilt il traffico, già intenso e inquinante, comprendente anche TIR costretti a
transitare sull'unica strada di accesso e di uscita di Crescenzago. Il livello
di inquinamento si aggraverà ulteriormente. Ci mobiliteremo e useremo tutti i
mezzi legali per impedire l’ennesimo scempio nel nostro quartiere, a tutela
della salute dei cittadini e dei preziosi beni storici e ambientali di
Crescenzago”. [Casa
Crescenzago] Per informazioni: tel. 3476502062 casa.crescenzago@libero.it anpi.crescenzago@libero.it