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venerdì 15 ottobre 2021

A PROPOSITO DI COMPLOTTI   
di Romano Rinaldi

 
Il negazionismo in genere (No-vax, terrapiattismo, no olocausto, ecc.) è notoriamente una posizione che si accompagna alle più fantasiose teorie complottiste e cospirazioniste su ogni genere di cose. Tanto che, soprattutto in rete, circolano e si autoalimentano bufale di colossale incongruenza, come ad esempio la teoria del “Grande Reset” che, volendo prenderla sul ridere, fa tanto venire in mente la teoria della “Grande Zucca” di Charlie Brown e compagni per Halloween. Tuttavia, scorrendo la cronaca di questi giorni, sembra che la iniziale dabbenaggine di pochi “ingenui” si stia saldando con movimenti ed opinioni, soprattutto di estrema destra in tutto il mondo occidentale, con implicazioni di politica attuale che meritano molta attenzione. Un primo gravissimo segnale è giunto il 6 gennaio di quest’anno con l’assalto al Campidoglio di Washington, D.C. In quel caso, a fomentare la rivolta era nientemeno che l’ex Presidente degli Stati Uniti d’America, appena deposto a seguito dell’impietoso risultato del voto che egli si ostinava a non riconoscere.
Nel nostro piccolo, sabato scorso, 9 ottobre, abbiamo assistito al goffo ma altrettanto pericoloso tentativo di trasformare una protesta di piazza alimentata da un discutibilissimo “scontento popolare” di opposizione al certificato vaccinale, in un assalto alla sede del sindacato CGL e al tentato assalto al palazzo del Parlamento da parte di esponenti di un movimento di estrema destra che non ha rappresentanza politica, almeno formale, nelle istituzioni del nostro Paese. Anche in questo caso è significativa la coincidenza con un risultato elettorale non corrispondente alle aspettative di una parte che non disdegna la vicinanza con le frange estreme che si sono incaricate di cavalcare il malcontento della piazza e guidarlo verso sbocchi non credo voluti o auspicati dai “no green pass”. Ecco che qui, semmai, si potrebbero ravvisare gli elementi di un complotto o di una cospirazione.
Dunque le violenze che sono state fatte alle istituzioni democratiche sabato scorso non c’entrano proprio nulla con l’opposizione ai vaccini e tantomeno con la contrarietà al certificato vaccinale. Infatti, quest’ultima posizione è già abbastanza illogica di suo, sia dal punto di vista semantico, sia dal punto di vista sostanziale. In pratica si tratta di essere contrari alla necessità di dotarsi di un documento comprovante un certo status del cittadino, come potrebbe essere la contrarietà alla carta d’identità oppure alla patente di guida o al certificato di matrimonio! Da questo punto di vista dunque una totale idiozia, presa a pretesto per scaricare le tensioni (personali, sociali e politiche) accumulate in oltre un anno e mezzo di pandemia, oltre che dal risultato poco lusinghiero di una tornata elettorale. Comprensibile ma non giustificabile.
Ora, se alcuni rappresentanti di movimenti, associazioni o club di qualsiasi genere, prendendo a pretesto uno scontento, anche se illogico, seppur legittimo, si rendono responsabili di atti e attività violente fomentando una moltitudine di persone a compiere atti sovversivi o a cospirare contro le istituzioni, non mancano certo le leggi in proposito nel nostro ordinamento. Leggi promulgate a salvaguardia dei diritti dei cittadini che si riconoscono nella Repubblica Italiana e nelle sue Istituzioni. La legge dovrà dunque fare il suo corso, senza che ciascun cittadino se ne debba occupare di persona.