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mercoledì 27 ottobre 2021

ARMI NUCLEARI E COSTITUZIONE

 
All’attenzione del Prefetto di Brescia,
dott. Attilio Visconti
e p.c. Al Viceprefetto
Al Capo di Gabinetto
 
Polaveno (Brescia). Gentile dott. Visconti,
sul “Giornale di Brescia” di oggi, lunedì 25 ottobre 2021, in prima pagina (con anche fotografia), e poi in altre due pagine interne, si dà notizia delle esercitazioni militari che si stanno svolgendo a Ghedi con aerei adibiti al trasporto di ordigni nucleari. È l'ennesima conferma della presenza di bombe atomiche sul nostro territorio provinciale, come scrive anche il “Giornale di Brescia”. Le armi nucleari sono armi di distruzione di massa, dunque in quanto tali eticamente inaccettabili, come ha più volte sottolineato anche papa Francesco, chiedendo la ratifica da parte del nostro Paese del Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari, già ratificato da oltre 50 Paesi del mondo, tra cui la Santa Sede. La presenza di ordigni atomici nelle basi di Ghedi e di Aviano contrasta con l'articolo 11 della nostra Costituzione,
che ripudia la guerra come strumento di offesa nei confronti di altri popoli. Le armi nucleari sono per definizione strumenti di offesa e di distruzione di massa! La presente è per ribadire la mia netta contrarietà alla presenza di tali armi a Ghedi e alle "missioni nucleari nei cieli bresciani", come ha titolato in prima pagina il “Giornale di Brescia” di oggi. Questa contrarietà è ampiamente diffusa nella società bresciana, come hanno dimostrato le migliaia di firme raccolte in gennaio, in occasione del mese della pace, con la richiesta di eliminazione di tutte le armi nucleari dal territorio del nostro Paese e di ratifica del Trattato Onu.
Tali richieste sono state sottoscritte con l'appello di "Italia ripensaci" anche da oltre 50 sindaci bresciani, tra cui il Sindaco di Brescia e il Presidente della Provincia, e dal nostro Vescovo.
La presente è per chiederle di trasmettere in sede governativa queste posizioni.
Cordiali saluti.
[Anselmo Palini]