Restituire
lo scatto congelato (2013) a tutti i lavoratori della scuola, in servizio e in
pensione! Riscossione della Buonuscita (Tfs - Tfr) subito a tutti i lavoratori
ed ex lavoratori statali! Mentre
la disputa sul Green Pass produce l'effetto voluto come arma di distrazione
di massa, noi vogliamo riportare l'attenzione dei lavoratori, in servizio o già
in pensione, su due questioni legate al reddito ed ancora irrisolte: il
congelamento dello scatto di anzianità del 2013, che non ha permesso a molti
pensionati il raggiungimento dell'ultimo livello stipendiale e
che continua a sottrarre un anno di progressione a chi è ancora in servizio. I
lavoratori perdono così somme rilevanti, soprattutto se messe in relazione alle
loro esigue retribuzioni. Il ministro Bianchi si ricorderà di sanare questo
torto ora che si va verso la definizione del nuovo contratto che i lavoratori
della scuola attendono da tre anni? Sarà la volta buona per eliminare questa
ingiustizia? Segnaliamo inoltre quanto sia iniqua l'attesa per il pagamento
della buonuscita (Tfs -Tfr) dovuta a tutti i dipendenti statali, una somma che
spetta di diritto che invece viene tenuta sotto sequestro mediamente per 24
mesi, a cui si aggiungono i tre mesi che l'Inps si riserva per “elaborare la pratica”,
quasi due anni di tempo fossero poca cosa! Inoltre, per chi è andato in
pensione con Quota 100 l'attesa del proprio Tfs può arrivare a 7 anni, quelli
che servono per raggiungere i 67 anni, età limite per la pensione. Per
ovviare a ciò si è istituita la legge sull'anticipo ma la legge per l'anticipo del
Tfs non ha cambiato la situazione per la riscossione della seconda rata, che
continua ad essere sotto sequestro per anni e anni! Così, mentre un lavoratore
del settore privato riceve immediatamente la propria liquidazione, i dipendenti
pubblici devono subire anche questa angheria, che risale ad un intervento
legislativo del governo Monti, in un momento che avrebbe dovuto essere
“emergenziale”. Consideriamo inoltre una vergogna che Quota 100 debba essere
difesa soltanto da Salvini. Costa troppo, viene ripetuto dai falchi alla guida
delle attuali politiche neoliberiste! In realtà sono circa 267 mila i
lavoratori andati in pensione con Quota 100, “(…) un numero molto inferiore
rispetto alle previsioni legate alla misura del governo Gialloverde che stimavano
nel triennio quasi un milione di usciteNel solo 2020 i lavoratori usciti con Quota 100 sono stati 117.034,un
numero inferiore a quelle andate in quiescenza con la pensione anticipata (176924)
ovvero dopo aver raggiunto 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi
se donna ) e aver atteso il periodo di finestra mobile “ (notizia ANSA). Infine,
al tema dei pensionamenti tardivi si salda quello del precariato che continua
anche dopo l'immissione in ruolo perché quando si approda al lavoro a tempo
indeterminato si deve stare fermi tre anni nella prima sede assegnata, magari
molto lontana dalla propria residenza, per una sorta di perverso gioco
dell'oca, che non tiene in nessun conto il disagio dei lavoratori. Esortiamo
perciò tutti i lavoratori pubblici, in servizio o in quiescenza, a battersi per
riprendersi i propri diritti negati, restituzione subito dello scatto di
anzianità scippato dell'anno 2013 e rinnovo contrattuale dignitoso! Liquidazione
Tfs - Tfr immediata per i lavoratori pubblici come già avviene nel privato! Chiediamo
che i soldi del Pnrr vengano usati per una giusta politica dei redditi da
lavoro e da pensione e non per arricchire la parte più ricca del paese! Esortiamo
tutti i lavoratori pubblici a sostenere lo sciopero di tutto il sindacalismo di
base del prossimo 11 ottobre!
Giovanna
Lo Presti portavoce
Cub s.u.r. Scuola Università Ricerca Rodolfo
Giannattasio Comitato
Scuola Diritto alla Pensione (Cosdip) Anna
Lo Piccolo,
Palermo Luciana
Angioni,
Roma Erina
Braghese,
Roma Mauro
Esposito,
Genova Santi
Briulotta,
Busto Arsizio Rosa
Tumminello,
Roma Andrea
Bacco, Padova Lucia
Rubino,
Palermo Guido
Mina,
Cuneo Patrizia
Beltrame,
Venezia Carmela
Santonicola,
Castellammare di Stabia