Quando sono in giro per le città,
mi rendo conto che fra telecamere di sorveglianza di banche, negozi, alberghi,
motel, scuole, questure, agenzie assicurative e abitazioni private, la nostra
privacy è messa davvero a repentaglio. Viene monitorato ogni nostro movimento,
scannerizzato, passato ai raggi x, ogni passaggio di denaro o acquisto che
facciamo, sottoposto a screening ogni viaggio, ogni nostra abitudine. Satelliti
controllano e indicano esattamente la nostra posizione in qualsiasi parte del
globo ci troviamo. La metafora del Grande Fratello non ha mai colpito la mia
fantasia come in questo momento. Mai come adesso ho trovato maggiori riscontri
alla suggestiva e complottistica tesi del “potere invisibile”, sorta di entità
misteriosa e indecifrabile che controllerebbe i nostri vissuti, e di cui parla
Vincenzo Sorrentino nel suo libro Il
potere invisibile. Il segreto e la menzogna nella politica contemporanea, edito da Dedalo nel 2012. La manipolazione della
verità a tutti i livelli, i crimini e le stragi di stato, i segreti custoditi
dal potere e resi inaccessibili ai comuni cittadini, secondo l’autore, mettono
seriamente in pericolo la qualità della vita dei cittadini stessi e il futuro
della democrazia. Allora mi viene di
pensare al potere
invisibile come a un “Panopticon” (il carcere progettato nel Settecento dal giurista Jeremy Bentham che poi ha ispirato George Orwell per
il suo “Grande Fratello”, in 1984),
che controlla e indirizza le scelte di tutti noi, attori inconsapevoli di
questa sorta di prigione, come nel carcere dell’opera di Michel FoucaultSorvegliare e punire, metafora di un potere ecatonchiro, occhiuto,
onnisciente, pervadente, che plasma la vita dei cittadini non dall’alto ma dal
basso. E proprio dal basso, secondo alcuni fantasiosi scrittori, proverrebbe la
più antica religione del mondo e con essa la prima organizzazione occulta: la
religione di Agharti. Questa sarebbe la originaria forma del bisogno di
spiritualità e di comunione con l’arcano manifestata dagli uomini sulla terra.
La mitica Agharti è il Regno Sotterraneo. Su questa enorme rete di rapporti che
collegano una vastissima parte del sottosuolo, secondo i seguaci dell’antica
religione, regnerebbe il Re del Mondo, che sarebbe in grado di influenzare il
destino degli abitanti della superficie e dei loro governanti. Egli
manifesterebbe la sua influenza attraverso gli insegnamenti occulti di alcuni
spiriti superiori, potenti illuminati, mescolati tra la gente comune: i
“Templari Confederati di Agharti”, società segreta, ramificata in tutto il
mondo, di cavalieri- sacerdoti, presieduta da un consiglio supremo formato da
12 iniziati. Questa potente e pericolosa setta segreta deterrebbe il “potere
invisibile”. Naturalmente queste sono solo suggestioni, su cui da sempre si
intrattengono studiosi e cazzari, ma
ci sono milioni di persone che ci credono davvero.