Al crocevia del cambiamento. L’esempio virtuoso di
Decollatura, piccolo comune calabrese.
In un
quadro elettorale desolante il successo in Calabria della lista civica
"Cambia Decollatura" indica la strada giusta per un vero cambiamento! Decollatura è un piccolo comune
calabrese di 3000 abitanti in provincia di Catanzaro con una spiccata vocazione
turistica e naturalistica. Il suo territorio si estende su un'ampia vallata
circondata da colline, alle pendici del versante orientale del Monte Reventino con
un'altitudine che va dai 663 ai 1366 metri. La maggior parte del territorio è ricoperta
da boschi, prevalentemente castagni e querce, mentre nelle zone più elevate
sono presenti i faggi e nelle più basse, ontani e pioppi. Per l'alta qualità
del suo ambiente incontaminato i suoi boschi sono stati compresi tra le aree
protette di interesse comunitario. A fare da contrappunto alla
serenità dei luoghi, la vita amministrativa dell’ultimo decennio risulta tormentata
da diffuse opacità nei comportamenti amministrativi, da inadempienze che hanno
determinato il dissesto finanziario dell’ente e il conseguente commissariamento
prefettizio. Di fronte a una situazione di
paralisi amministrativa si è attivato un gruppo di donne e uomini seri e determinati,
al di fuori della logica divisoria dei partiti e dei loro interessi
clientelari, con lo scopo di ricostruire lo spirito comunitario e avviare
progetti costruttivi atti a risolvere i problemi.
Gli eletti nella lista Civica
Coerenti con un tale proposito i
candidati della lista civica hanno mantenuto durante tutta la campagna
elettorale un linguaggio comunicativo nonviolento, rifiutando di rispondere
alle provocazioni degli avversari e di scivolare nelle accuse e nelle polemiche
personali. Hanno costantemente cercato il dialogo con i cittadini, presentandosi
ogni sera in una piazza diversa in tutti i rioni che compongono l’esteso comune,
per dibattere i temi del programma amministrativo riguardo all’agricoltura, il
turismo, il restauro degli edifici, il riciclo virtuoso dei rifiuti, l’assistenza
sociale e sanitaria, i trasporti. Si sono anche impegnati per il futuro a informare
costantemente i cittadini e a incontrarli periodicamente prima di deliberare. È
questo il metodo della cittadinanza attiva proposto da Aldo Capitini nel dopoguerra
per rendere effettiva l’omnicrazia, cioè “il potere di tutti”. Allo scrutinio dei voti il 5
ottobre 2021 la lista civica "Cambia Decollatura" e la sua candidata
sindaco Raffaella Perri sono risultate elette con il 70,65% dei voti. Un
successo straordinario! Il segreto vincente è stato proprio
il gruppo affiatato di uomini e donne messisi al servizio della comunità con un
serio programma costruttivo. Aldo Capitini ha affidato la
realizzazione del programma nonviolento alla forza preziosa dei piccoli gruppi:
“Essi, infatti, più di altri possono fondarsi su posizioni strenue, fare
emergere orientamenti chiari e ostinati, anche se saranno detti utopistici; ma
l'utopia di oggi può essere la realtà di domani”. (Cfr. Il potere di tutti,
Firenze, La Nuova Italia, 1969, p. 446).
Decollatura in una foto d'epoca
L'omnicrazia non nasce da
strutture chiuse, da partiti e gruppi di potere, ma progredisce per opera di
piccoli gruppi che dal basso, dalle periferie, costruiscono rapporti di
solidarietà tra le persone, dando prova di spirito di sacrificio e di
resistenza nella lotta, per affermare la propria proposta rivoluzionaria. “Il potere di tutti” che nasce
dal basso è l'alternativa radicale al potere militare, a una struttura
gigantesca e centralizzata come la NATO. Di fronte a uno Stato moderno che si
fa sempre più enorme, sovranazionale, imperiale, la cui capacità di distruzione
arriva a minacciare il pianeta con l'arma atomica, l'omnicrazia si organizza in
forme di autogoverno nei tanti villaggi del mondo, nei diversi luoghi di
lavoro. Rivive così il vecchio sogno di
Gobetti che nella sua Rivoluzione liberale proponeva di partire dai
Comuni per costruire un contropotere che, sviluppandosi, avrebbe soffocato lo Stato
fascista.
Oggi, secondo Capitini, il
problema viene ripresentato in grande, sviluppando una generale capacità di
controllo dal basso, rifiutando la violenza e stabilendo continue solidarietà.
Bisogna organizzare una vastissima rete di consulte locali, comitati, centri di
addestramento alle tecniche nonviolente, addestrando tutti ad ascoltare e
parlare, particolarmente i giovani, perché non si sentano isolati o manipolati. Mettere in primo piano le
autonomie locali non significa chiudersi in un angusto campanilismo. Nella
dimensione piccola, modesta, è la possibilità di realizzare concretamente,
attraverso la diretta conoscenza delle persone e dei problemi, la
partecipazione dei cittadini al governo, ma ciò avverrà tenendo sempre presenti
i motivi i più universali possibili, promuovendo il disarmo, la tutela
dell’ambiente, l’accoglienza, la solidarietà e la cooperazione internazionale.