CONFRONTI
La
via stretta della pace
Una
risposta a Pierpaolo Calonaci
Concordo
anch' io sulla strettezza di questa via, esaminando la situazione in cui ci
troviamo. Facciamo finta di non sapere che siamo in un periodo nucleare, prima
di tutto. https://libertariam.blogspot.com/2021/12/la-via-stretta-della-pace-di-pierpaolo.html
Tempi
sconvolgenti mai presentatisi in precedenza e questo "aiuta" a
dimenticare il problema. Come se dopo ogni guerra, specialmente quella
mondiale, ultima, non avessimo dichiarato, noi cittadini e responsabili degli
stati: mai più guerre! Ma siamo ancora da capo. Una potenziale guerra con le
armi odierne distruggerebbe chi la fa e chi la subisce e perfino chi non è in
guerra! Verrebbe da dire, senza offesa, Pierpaolo, altro che ideologia! Del
resto in tutte le guerre sono morte le persone, non le ideologie. Farne una
nucleare "ideologica" la salverebbe? Direi di no.
Vogliamo
provare a guardarci dall'esterno? Siamo cittadini di uno Stato, deleghiamo a
questo la quotidianità degli accadimenti. Accadimenti che potrebbero confluire,
per tante ragioni, in una guerra. Ci converrebbe? Quella parte di noi che
abbiamo delegato non ci si ritorce contro? Non sarebbe meglio riappropiarcene,
è la tua, la nostra, e assumersi la responsabilità di cittadino-Stato che vuole
salvare realmente la propria vita, e dei suoi cari, prima di tutto, impedendo
certe scelte? Non sarebbe la risposta storica esaustiva, alla realtà vigente?
Non c'è da spargere sangue, una nuova vita autentica, perché padroni di noi
stessi, insieme agli altri, non per farsi i fatti propri, ma per poter
affrontare quei temi generali che abbiamo come abitanti della Terra: la Casa
Comune, i problemi climatici, sanitari, agricoli, sociali...
Insieme,
comunque, per la Pace.
Giuseppe
Bruzzone