Pagine

giovedì 2 dicembre 2021

Confronti
PER UN’UNICA FAMIGLIA DISARMISTA

 
Cattolici, pacifisti di varie tendenze, uniti per obiettivi comuni,
nel rispetto delle idee proprie e altrui
.
 
Apprendo, da un'encomiabile rassegna stampa gestita da Elio Pagani, che il Centro Pax Christi di Cecina ha scritto una lettera aperta al Ministro della Difesa. Lettera molto "forte" che coinvolge anche il governo di cui lo stesso fa parte, che fotografa una situazione di scelte che non tengono conto di determinate realtà. Nucleare, climatica, sanitaria e sociale, perché no, in cui siamo inseriti come Paesi abitanti in una casa comune che è la nostra, di tutti, la Terra, palla rotante nello Spazio in cui ci sono miliardi di altri corpi, che regolarmente dimentichiamo, quasi sentendoci padroni dell'Universo. Anche se qualche Nazione sostiene e afferma pubblicamente che loro, con le 800 e più basi militari, in tutte le sue espressioni, nel mondo, compreso il nostro Paese, "sovranista"(!), sono di una "pasta" diversa e quindi faresti meglio a seguire le loro regole e non farti tante domande. Eppure, ad esempio, in quella nazione (che cos'è la vita...) è nato uno scienziato, Sabin, che con i suoi studi sulla poliomelite e rifiutandone la brevettabilità, ha permesso il sorriso a tanti bambini e ai loro genitori, con l'utilizzo del suo vaccino, in "tutto" il mondo. Concetto che dovrebbe estendersi in tutti i Paesi, considerata la comune appartenenza alla razza umana (Einstein). In una situazione, per cui ci fosse una guerra nucleare, questa riguarderebbe tutti gli Stati e non solo i belligeranti (troppo abnorme questo aspetto per non continuare a parlarne). Sarebbe giusto? Politici, militari con fior di lauree, medaglie e attestati vari non hanno nulla da dire? Siamo arrivati a questo? Il coraggio, umano, semplice, naturale, di chi magari ha figli, nipoti, affetti, non dovrebbe interrompere quella corsa al conflitto dei "forti"," che porti alla morte? Se il comportamento dei gruppi è questo, il gruppo stesso non è composto dai singoli? Certo questo dovrebbe riguardare tutti, cittadini compresi...
Ritornando all' inizio dello scritto e alla lettera al Ministro Guerini da parte del gruppo Pace di Cecina aggiungo che anche chi scrive, ne ha indirizzata una allo stesso Ministro. Angelo Baracca, invece ne ha commentato le affermazioni in un articolo apparso su Pressenza, tempi addietro. Mi domando se non è il caso, come recita il titolo di questo scritto, possa Avvenire (giornale compreso) un ritrovarsi fra tante realtà per perseguire obiettivi comuni, quale adesso preponderante, il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari che l'Italia non ha firmato e ratificato. Certo sono informato che Rete Pace e Disarmo, di cui fa parte la stessa Pax Christi, sta scrivendo ai nostri parlamentari per la sua approvazione. Ma ho quasi l'impressione che sia un lavaggio della propria coscienza e non un punto d'arrivo determinato, per contrastare questa politica economica delle armi e della "voglia" di conflitto per mostrarsi forti "prima". Dopo è meglio non pensarci, ché abbiamo tante vite da vivere. E poi, non siamo un grande Paese che, nelle sue missioni di Pace all'estero, può mostrare i propri droni da guerra? La nostra Costituzione dice questo, anche nel suo spirito?
Giuseppe Bruzzone