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martedì 14 dicembre 2021

GINA E GLI ANGELI
di Angelo Gaccione 


Gina Lagorio

È arrivato, puntuale come ogni anno, a visitare gli amici, ad augurar loro le buone feste e un sereno Natale. È il librino a cui da un po’ di anni (praticamente dalla scomparsa della loro cara mamma, la scrittrice Gina Lagorio) le figlie Simonetta e Silvia ci hanno abituati. Si tratta di un delicato pensiero che ha una doppia funzione: rendere omaggio alla mamma e all’artista, e tenerla desta nei nostri cuori, nella nostra memoria. Per quest’anno è stato scelto uno scritto dal titolo L’angelo custode che Gina aveva steso nel 1995 su sollecitazione di Serena Foglia. Era il suo contributo ad un libro collettivo per la realizzazione del quale, autori fra i più diversi, erano stati chiamati a dire la loro su un argomento tanto evanescente e nello stesso tempo tanto stimolante. Gina come sempre affronta l’argomento da par suo, con apertura mentale, con delicata ironia, con profondità di pensiero, con rimandi culturali in cui fede, poesia, arte, speranza, condizione delle nostre debolezze umane, si mescolano rendendo affascinante un argomento per molti aspetti insidioso. Con leggerezza, ma evitando ogni superficialità, la scrittrice si sofferma su aspetti a cui non sempre prestiamo la dovuta attenzione e ci obbliga a riconsiderarli nel loro giusto valore. Spesso li rimuoviamo per un puro atteggiamento pregiudiziale, per partito preso, e questo non giova né all’intelligenza, né alla sensibilità. Gina ci invita ad essere più cauti, in fondo ogni esistenza è una laboriosa ricerca per dare un senso alla propria vita.