Sono145.159 vittime da febbraio 2020 ad ieri 27 gennaio. Continua lo scandalo della gestione della pandemia della Giunta Regionale
lombarda. Incurante del caos totale in cui versa la sanità lombarda, Moratti
persegue un’abile strategia: pur se ogni giorno i dati sulle
morti sono pesanti, punta solo ad accreditare la ipotesi che ci parla del
plateau del picco e del lento sfumare dei contagi. Anche se si
verificherà, gli esperti mettono in guardia dall’allentamento della vigilanza e
ci parlano di possibili nuove ondate anche con altre varianti, (vedi la 5°
ondata in Israele) la Giunta invece si prepara a farci convivere con il virus,
rassegnandosi alla sua endemicità. Ci dicano Fontana e Moratti se
convivere con il virus significa: 1) considerare normale, scontata,
inevitabile l’impennata ancora in atto delle morti per Covid (ieri 352 morti in
Italia, 87 in Lombardia); 2) continuare a lasciarlo correre
indisturbato, puntando solo sulla vaccinazione, quando si sa che i responsabili
dei contagi non sono i non vaccinati, ma le migliaia di asintomatici che lo
trasmettono senza saperlo e che continueranno a farlo ancor di più se verranno
attenuate le precauzioni; 3) Continuare a non fare il necessario
nei trasporti locali, nelle scuole, nella sanità programmando un immediato
piano di assunzioni pubbliche. Per queste inadempienze ad ogni ondata si ripete
il fallimento di questa Giunta. È difficile farsi curare, persino avere una
ricetta in tempi accettabili dal Medico di Medicina Generale, quando c’è; 4) occultare e una strage nascosta: il
numero delle morti avvenute di chi non è stato curato a causa del Covid. Eppure
sarebbe facile scoprirlo: la mortalità del 2020-2021 a confronto di
quella del 2019, ci fornirebbe la dimensione dei risultati drammatici di questa
gestione regionale e nazionale subalterna alle multinazionali del Farmaco (non
si toccano i diritti di proprietà dei brevetti), alla Confindustria e alla
Confesercenti (prima la produzione e il profitto, le compere delle feste, etc),
che mina alle fondamenta il nostro Servizio Sanitario Nazionale, lascia in
completa solitudine i cittadini malati e i loro famigliari e li spinge
verso la medicina privata. Non si deve convivere con il Covid,
bisogna fermarlo a livello mondiale vaccinando al più presto tutta la
popolazione, sospendendo i brevetti sui vaccini e ripristinando in Italia un
servizio sanitario nazionale pubblico in grado di prevenire e curare tutte e
tutti. I soldi ci sono, usiamoli per realizzare veramente l’art 32 della
Costituzione. Fabrizio
Baggi,segretario regionale Giovanna
Capelli, responsabile regionale Sanità Partito
della Rifondazione Comunista Sinistra Europea Lombardia