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venerdì 28 gennaio 2022

CONVIVERE CON IL COVID
O ABITUARCI ALLE MORTI?

 
Sono 145.159 vittime da febbraio 2020 ad ieri 27 gennaio.
 
Continua lo scandalo della gestione della pandemia della Giunta Regionale lombarda. Incurante del caos totale in cui versa la sanità lombarda, Moratti persegue un’abile strategia: pur se ogni giorno i dati sulle morti sono pesanti, punta solo ad accreditare la ipotesi che ci parla del plateau del picco e del lento sfumare dei contagi. Anche se si verificherà, gli esperti mettono in guardia dall’allentamento della vigilanza e ci parlano di possibili nuove ondate anche con altre varianti, (vedi la 5° ondata in Israele) la Giunta invece si prepara a farci convivere con il virus, rassegnandosi alla sua endemicità. Ci dicano Fontana e Moratti se convivere con il virus significa:
1) considerare normale, scontata, inevitabile l’impennata ancora in atto delle morti per Covid (ieri 352 morti in Italia, 87 in Lombardia);
2) continuare a lasciarlo correre indisturbato, puntando solo sulla vaccinazione, quando si sa che i responsabili dei contagi non sono i non vaccinati, ma le migliaia di asintomatici che lo trasmettono senza saperlo e che continueranno a farlo ancor di più se verranno attenuate le precauzioni;
3) Continuare a non fare il necessario nei trasporti locali, nelle scuole, nella sanità programmando un immediato piano di assunzioni pubbliche. Per queste inadempienze ad ogni ondata si ripete il fallimento di questa Giunta. È difficile farsi curare, persino avere una ricetta in tempi accettabili dal Medico di Medicina Generale, quando c’è;
4) occultare e una strage nascosta: il numero delle morti avvenute di chi non è stato curato a causa del Covid. Eppure sarebbe facile scoprirlo: la mortalità del 2020-2021  a confronto di quella del 2019, ci fornirebbe la dimensione dei risultati drammatici di questa gestione regionale e nazionale subalterna alle multinazionali del Farmaco (non si toccano i diritti di proprietà dei brevetti), alla Confindustria e alla Confesercenti (prima la produzione e il profitto, le compere delle feste, etc), che mina alle fondamenta il nostro Servizio Sanitario Nazionale, lascia in completa solitudine i cittadini malati e i loro famigliari  e li spinge verso la medicina privata.        
Non si deve convivere con il Covid, bisogna fermarlo a livello mondiale vaccinando al più presto tutta la popolazione, sospendendo i brevetti sui vaccini e ripristinando in Italia un servizio sanitario nazionale pubblico in grado di prevenire e curare tutte e tutti. I soldi ci sono, usiamoli per realizzare veramente l’art 32 della Costituzione.
   
Fabrizio Baggi, segretario regionale  
Giovanna Capelliresponsabile regionale Sanità
Partito della Rifondazione Comunista
Sinistra Europea Lombardia