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domenica 9 gennaio 2022

ITALIA RIPENSACI
La mobilitazione continua

 
Brescia. In vista del primo anniversario, sabato 22 gennaio, dell’entrata in vigore del Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari, si intensifica la mobilitazione della Campagna “Italia, ripensaci”, partita da Brescia cinque anni fa a sostegno del Trattato di proibizione delle armi nucleari.
Nelle settimane scorse la “Rete Italiana Pace e Disarmo” e “Senzatomica” hanno inviato a tutti i parlamentari lettere personali con tre proposte per sollecitare passi concreti in favore del disarmo atomico.
Ai membri del Parlamento italiano è stata proposta e richiesta l’adesione all’Appello indirizzato ai Parlamentari di tutto il mondo da parte della Campagna ICAN: durante la XVII legislatura oltre 240 eletti avevano aderito all’ICAN Parliamentary Pledge; è ora giunto il momento che anche Deputati e Senatori della XVIII legislatura facciano sentire la propria voce. Il passo successivo riguarderà la presentazione di un documento parlamentare che riprenda la Mozione – la prima di un Parlamento di un Paese NATO – approvata alla Camera dei Deputati nel settembre 2017 e che già impegnava il Governo a “perseguire l’obiettivo di un mondo privo di armi nucleari, attraverso un approccio progressivo e inclusivo al disarmo, […] valutando in questo contesto, […] la possibilità di aderire al trattato giuridicamente vincolante per vietare le armi nucleari, che porti alla loro totale eliminazione”.



Nell’ottica di “Italia, ripensaci” tutto ciò dovrebbe poi anche tradursi nel concreto e fattivo sostegno alla richiesta che il Governo italiano possa partecipare come “osservatore” (pur non avendo ancora né firmato né ratificato il Trattato) alla prima Conferenza degli Stati parte del TPNW che si svolgerà a Vienna nel marzo del 2022, nella quale troveranno spazio anche iniziative della società civile, oltre che momenti di confronto con rappresentanti dei Parlamenti e degli Enti locali, anche italiani (ricordiamo che sono decine i consigli comunali che si sono espressi al riguardo nel bresciano, oltre al Sindaco cittadino, al Presidente della Provincia ed al Vescovo). 
Una mobilitazione diffusa che ha sortito nei giorni scorsi un importante risultato, con una “Risoluzione” presentata presso la Commissione Esteri della Camera a prima firma Laura Boldrini (e con le firme, tra gli altri, di Delrio, Fassino, Palazzotto, Quartapelle) in cui viene chiesto al Governo di impegnarsi “a continuare gli sforzi verso l'obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari, rafforzando il protagonismo della diplomazia italiana in tal senso ed articolando proposte concrete e condivise soprattutto in ambito di Unione europea e con i partner storici dell'Italia;
a valutare […] non solo la possibilità di adesione al trattato Tpnw, ma anche azioni di avvicinamento ai contenuti dello stesso, in particolare per quanto riguarda azioni di «Assistenza alle vittime e risanamento ambientale», [...]
a partecipare come «Paese osservatore» alla Prima Conferenza degli Stati Parti del Trattato di proibizione delle armi nucleari (Tpnw) che si svolgerà a Vienna nel marzo 2022, seguendo l'esempio dei Governi di Norvegia (membro della Nato) e Germania (membro della NATO e come l'Italia Paese ospitante testate Usa nell'ambito del programma di Nuclear Sharing) che hanno già espresso la propria intenzione in tal senso.
 
Movimento Nonviolento di Brescia