Il
protagonismo è dilagante. Un protagonismo veramente inarrestabile: gruppi,
gruppetti ora in via di disgregazione formatisi in particolare dai 5Stelle, con
pochissimi voti a suo tempo ottenuti sotto l'egida di Grillo. Tutti e
tutte in questo momento gridano all'Alta Figura che deve rappresentare il
Capo dello Stato, come se ci fosse una reale unità da rappresentare nonostante
le posizioni interiori e di ciascun gruppo. Ancora evidente compare
intramontabile la divisione tra due nemici: I "nemici" della guerra
fredda. Destra e Sinistra in Parlamento, storici sostenitori di posizioni
tramandate dalla caduta della Seconda guerra mondiale, oggi finiscono
irrigiditi nelle loro ereditate appartenenze. È una specie di
commedia. I rappresentanti istituzionali sono attori per caso catapultati nel
più prestigioso dei siti. Le continue affannate riprese tivù, di occhi maschili
a capolino dalle mascherine, di donne dalle lunghe lucenti chiome e labbra
esageratamente intensamente rosse, si esauriscono in una sola frase, spezzata,
e via! L'importante è essere riusciti a entrare nella macchina da presa televisiva,
ed essere poi inseriti nel video grazie alla volontà di chi taglia e cuce. Il patrimonio storico Rai-tivù viene
imbandito di continuo, ma la ricerca di protagonisti ormai fissi, da scambiare
nei vari programmi, è divenuta una consuetudine. Il cerimoniale come la
burocrazia è una sorta di sicurezza del nostro popolo, che tutti (gli/le
invitati a gara) si piegano a rispettare, nella consapevolezza di far parte di
una élite politica. I protagonisti sono ormai ben
selezionati e sempre disponibili. I milioni di pubblico hanno ormai i
"propri cari". Chi protagonista "ufficiale" non è,
costruisce il proprio protagonismo in frammenti in via di moltiplicazione. Il
Parlamento ne è un'efficace testimonianza. E via col gioco
burocratico! [Antonia Sani]