SHOAH
di
Gianmarco Pisa
Opera di Antonella Martino
Una risoluzione contro la negazione.
È stata
approvata lo scorso 20 gennaio un’importante risoluzione da parte
dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riguardante la negazione della
Shoah (“Holocaust denial” nella versione originale inglese), in corrispondenza
della data particolarmente simbolica e drammaticamente evocativa della
Conferenza di Wannsee: il 20 gennaio 1942 si tenne infatti a Berlino la
riunione segreta che radunò quindici tra i massimi esponenti del regime nazista
nella quale fu presa la decisione di coordinare ed estendere il progetto della
cosiddetta “soluzione finale”, vale a dire il completo sterminio degli Ebrei
d’Europa. L’importanza sul piano storico della conferenza e, di conseguenza, il
valore memoriale della circostanza, non consistono nel fatto che essa sancisse
il progetto dello sterminio, che era già infatti, all’epoca, in avanzato stato
di svolgimento; bensì nel fatto che la conferenza venne a delineare un
coordinamento strutturato e coerente del progetto di sterminio, con il quale furono
assunte le decisioni che avrebbero poi pienamente contraddistinto il genocidio
del popolo ebraico con i suoi caratteri di unicità: non solo un’intera
amministrazione statale e un rigido coordinamento, ma anche una scientifica
pianificazione ed un vasto dispiegamento tecno-scientifico posti al servizio
del piano criminale del regime nazista.
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